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11 Luglio 2007

Due ragazze con FC: vacanze insieme?

Autore: Raffaella
Domanda

E’ possibile far trascorrere le vacanze al mare a due ragazze adolescenti con infezioni intermittenti da Pseudomonas aeruginosa? Fino ad ora si sono solo scritte e-mail ma avrebbero voglia di passare qualche giorno insieme per conoscersi e condividere le loro esperienze. Fino a che punto è davvero pericoloso il contagio ad opera di batteri di ceppi diversi? Grazie.

Risposta

Per gli adolescenti la socializzazione con i coetanei è certamente molto importante, e le persone affette da una patologia cronica e le loro famiglie traggono solitamente un beneficio dalla possibilità di condividere le proprie esperienze nel confronto quotidiano con la malattia. Tuttavia, tra le patologie croniche, la FC possiede alcune caratteristiche particolari che hanno indotto tutte le più autorevoli istituzioni a raccomandare alle persone con FC di evitare contatti ravvicinati tra di loro.

In primo luogo, per il rischio di infezioni crociate da patogeni respiratori. E’ noto infatti che Pseudomonas aeruginosa (PA) e altri patogeni respiratori possono essere trasmessi da una persona con FC ad un’altra ed è noto che la cronicizzazione dell’infezione va ritardata il più possibile perché è associata ad una peggiore prognosi. E’ noto anche che esistono ceppi di PA assai diversi tra di loro per trasmissibilità, capacità di determinare aggravamento polmonare e capacità di resistere agli antibiotici.

Tutte le linee guida sull’argomento consigliano perciò -tra l’altro- di mantenere la distanza di almeno un metro tra le persone FC, di evitare viaggi in auto e la permanenza in luoghi chiusi con altre persone FC e di non organizzare più campi per vacanze tra ragazzi FC. Questi campi sono stati infatti teatro di importanti epidemie di ceppi trasmissibili di PA, che hanno portato alla decisione di abolire questa forma di socializzazione. Nessun contatto tra persone con FC, dunque, è considerato una ragionevole prudenza.

Nel caso in questione viene riportato che entrambe le ragazze hanno un’infezione da PA intermittente. Questo, a nostro avviso, suggerisce una particolare cautela per l’incertezza della situazione: la presenza del germe nei polmoni delle ragazze non si è ancora stabilizzata e può essere infatti ancora eradicata o può essere ritardato l’attecchimento stabile con opportuni trattamenti. Occorre anche tener presente che non è prudente prendere la decisione di accettare un contatto ravvicinato tra due persone con FC sulla base della uguaglianza del risultato dell’ultima coltura dell’escreato. In primo luogo, infatti, le metodiche di identificazione (pur largamente standardizzate) non sono uguali in tutti i centri di cura; in secondo luogo, l’identificazione fatta negli esami batteriologici di routine è “fenotipica” (cioè non è basata sulle caratteristiche genetiche del ceppo isolato) o è basata sul profilo di sensibilità agli antibiotici e non indaga di solito il “genotipo” (che quindi può essere diverso tra diversi ceppi pur simili ad un esame standard); infine, se è intercorso del tempo dal risultato dell’ultima coltura dell’escreato, non si ha la sicurezza che la situazione batteriologica risultante -risalente magari a qualche mese prima- corrisponda alla situazione attuale delle vie respiratorie

Per poter accettare l’incontro tra le due ragazze in modo da minimizzare il rischio occorrerebbe mettere in atto delle precauzioni tali che probabilmente toglierebbero all’incontro gran parte della sua valenza socializzante (ad esempio: dire loro di non avvicinarsi a meno di un metro oppure fargli indossare una mascherina ed altro ancora). Dal punto di vista del rischio infettivo, il nostro suggerimento è quindi quello di evitare il contatto “di persona” tra le ragazze e di incoraggiarle a proseguire a distanza il rapporto instaurato, magari utilizzando una delle tante tecnologie diffuse tra i ragazzi, facilmente accessibili e poco costose, come ad esempio la comunicazione via video/audio attraverso MSN Messenger (o altri programmi simili) con l’ausilio di una webcam.

Una seconda particolarità della FC è che essa può manifestarsi clinicamente in molti modi, anche assai diversi tra di loro (spesso anche tra fratelli) ed in modo imprevedibile. Devono perciò essere valutate molto attentamente le possibili conseguenze psicologiche di un contatto tra due adolescenti con condizioni e storie cliniche diverse (ad esempio: una in condizioni stabili e tutto sommato buone, l’altra ad uno stadio di malattia molto più avanzato). Ovviamente, la valutazione ed il bilanciamento dei rischi e dei benefici di un eventuale incontro tra le ragazze deve essere fatto sulla base di elementi che noi non abbiamo e che solo i genitori -gli unici in grado di interpretare i bisogni e le aspirazioni delle ragazze- conoscono.

Filippo Festini, Professore Associato Facoltà di Scienze Infermieristiche Università di Firenze


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