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19 Gennaio 2012

Effetti collaterali sul fegato di cortisonici ed antibiotici

Autore: Barbara
Domanda

Vorrei sapere se esistono delle statistiche che parlino di problemi al fegato dovuti al continuo e prolungato uso di antibiotici e cortisone in pazienti con FC.

Risposta

Il cortisone o suoi derivati ed analoghi hanno notoriamente degli effetti collaterali nei lunghi trattamenti, che si riferiscono soprattutto alla crescita, se si tratta di bambini, al metabolismo glucidico (azione favorente il diabete in soggetti con intolleranza al glucosio) e ad una qualche depressione del sistema immunitario. Non vi è abitualmente tossicità relativa al fegato, sono segnalati solo casi sporadici di epatotossicità in caso di dosi massive del farmaco somministrato endovena o in associazione con altri farmaci. Anzi, va ricordato che i farmaci cortisonici sono non raramente impiegati proprio per risolvere alcuni problemi di epatotossictà.

Non ci risulta che i lunghi trattamenti cortisonici, alle dosi abituali, come avviene ad esempio per l’aspergillosi broncopolmonare allergica nella fibrosi cistica, abbiano particolari implicanze dannose a livello di fegato (1).

Circa i possibili effetti collaterali dell’uso protratto di antibiotici sul fegato, possiamo dire che non vi sono sostanziali ragioni di preoccupazione per gli antibiotici somministrati per via aerosolica. La somministrazione per via generale (endovena ed orale), in particolare per alcuni antibiotici, può invece comportare talora qualche problema a livello epato-biliare, rivelato soprattutto dall’innalzamento delle transaminasi nel sangue. E’ la ragione per cui di solito si monitorizza la situazione epatica con alcuni esami del sangue in corso di trattamenti antibiotici intensivi, anche di durata limitata (2). Va detto che in genere questi effetti epatotossici sono lievi e regrediscono con la sospensione del farmaco. Certamente, la decisione di ricorrere all’uso dei farmaci, più in generale, richiede sempre un accurato bilancio tra il loro potenziale terapeutico e quello di qualche effetto secondario indesiderato, anche se raro e contenuto, cercando di selezionare, quando possibile, quelli notoriamente meglio tollerati.

1. Skov M, Høiby N, Koch C. Itraconazole treatment of allergic bronchopulmonary aspergillosis in patients with cystic fibrosis. Allergy. 2002 Aug;57(8):723-8

2. Latzin P, et al. Efficacy and safety of intravenous meropenem and tobramycin versus ceftazidime and tobramycin in cystic fibrosis.

G.M.


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