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2 Novembre 2011

Eradicare lo Stafilococco aureo?

Autore: Carmine
Argomenti: Batteri
Domanda

Buongiorno, mia figlia, 1 anno e mezzo, facendo l’aspirato faringeo è risultata positiva allo Stafilococco. I medici del centro dicono che fintantoché lo Stafilococco non dà tosse o altri segni clinici lo si lascia stare e non si fa nulla. Io però sono cresciuto nella conoscenza di questa malattia con la consapevolezza di dover sempre eradicare gli ospiti indesiderati delle vie aeree. Potete darmi una piccola delucidazione? Grazie

Risposta

Diciamo subito che lo Stafilococco (Staphylococcus aureus) è un ospite abbastanza abituale nelle vie aeree dei malati FC, specie nei primi anni di vita. Parecchi anni fa vi fu uno studio clinico durato molto a lungo in Inghilterra basato sul trattamento profilattico con antibiotico permanente contro lo Stafilococco nei bambini FC fin dal momento della diagnosi: c’era l’ipotesi che lo Stafilococco, benché batterio non direttamente molto virulento, potesse aprire la strada ad altri batteri. Alla lunga quello studio non riuscì a dimostrare alcun vantaggio da un tale trattamento.

Tuttora si ritiene che, in assenza di sintomi e segni di infezione, non convenga tentare di eradicare il batterio, peraltro difficilmente eradicabile: di solito si conviene di trattarlo solo quando vi sia uno stato di infezione manifesta e lo Stafilococco sia l’unico batterio presente negli esami colturali.

In generale non vi sono evidenze che la presenza del comune Stafilococco influenzi negativamente il decorso di malattia. Diverso è il caso di una variante dello Stafilococco emersa in misura crescente negli ultimi anni: lo Stafilococco aureo meticillino-resistente (MRSA). Questa variante deriva da mutazioni del ceppo originale che ne caratterizzano la forte resistenza a gran parte degli antibiotici. Nemmeno per questa variante c’è abbastanza evidenza e convinzione che la sua presenza determini un peggioramento clinico, ma per questa si tende ad essere più prudenti e più aggressivi: trattare con antibiotici alternativi quando vi sia conclamata infezione e adottare criteri di segregazione e isolamento per i portatori di questo batterio.

Si leggano anche le risposte alle domande del 02.02.10 (Trattare sempre lo Stafilococco aureo? E le resistenze batteriche agli antibiotici?) e del 06.07.10 (Stafilococco meticillino-resistente [MRSA] e suo trattamento).

G.M.


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