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27 Marzo 2008

Fondi europei per la ricerca

Autore: Massimo
Argomenti: Centri FC
Domanda

Volevo invitarVi a portare a conoscenza di tutti a quali progetti di ricerca, inseriti nei programmi quadro per la ricerca in Europa, la Fondazione ha partecipato e come ha pianificato la partecipazione ai programmi previsti dall’attuale VII programma, che prevede numerosi bandi con cospicue dotazioni di bilancio. Sapere come agite sarebbe di sicuro conforto a molti che ogni giorno credono in Voi tutti e cercano ogni modo per sostenere la Ricerca anche finanziariamente.

Grazie

Risposta

I fondi per la ricerca cui accenna il nostro interlocutore si riferiscono ai fondi che la Comunità Europea, con finanziamenti degli Stati che ne fanno parte, mette a disposizione e amministra a sostegno della ricerca su vari fronti, compreso quello medico. A tali fondi si accede attraverso la presentazione di progetti a seguito di appositi bandi emanati periodicamente dalla stessa Comunità. Questi progetti sono presentati da gruppi di ricercatori assieme alle istituzioni o laboratori o centri di ricerca cui essi appartengono: la Comunità Europea privilegia progetti multicentrici cui partecipino gruppi di ricerca appartenenti a paesi diversi della Comunità stessa. Nel campo della fibrosi cistica, attualmente la Comunità sta finanziando in Europa un programma di attività chiamato “CF Eurocare”, cui partecipano parecchi gruppi di diverse nazioni, tra cui l’Italia: non è strettamente un programma di ricerca, quanto un programma di messa a punto di linee guida su vari aspetti dell’assistenza e della ricerca CF.

La Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica incoraggia da sempre i ricercatori italiani in fibrosi cistica ad unirsi ad altri ricercatori europei per presentare alla Comunità progetti strategici di ampia portata ispirati alla fibrosi cistica. Tuttavia, la Fondazione non è un istituto di ricerca, non gestisce centri o laboratori di ricerca propri, non ha ricercatori propri e quindi non ha titolo per presentare autonomamente progetti alla Comunità. Peraltro, alcuni dei ricercatori che ricevono finanziamenti dalla Fondazione sono già inseriti o stanno per inserirsi in programmi di ricerca europei che hanno o avranno supporto dalla Comunità europea. La Fondazione può contribuire con finanziamenti propri ad integrare aspetti particolari del programma di ricerca eventualmente supportato dalla Comunità, attraverso la selezione di progetti specifici di vagliata qualità, a seguito di bando di concorso annuale. La Fondazione potrebbe organizzare un’agenzia per supportare presso gruppi di ricercatori il complesso allestimento tecnico e burocratico e l’assistenza delle pratiche per la presentazione di progetti alla Comunità, ma al momento questo non rientra nelle disponibilità organizzative ed economiche della Fondazione: in futuro potrebbe essere un’iniziativa da valutare.

In coerenza con l’invito contenuto nella missiva del nostro gentile interlocutore, riteniamo che la Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica usi grande trasparenza nel rapporto con quanti seguono e sostengono la sua attività, informando dei programmi di ricerca e di formazione, rendendo puntualmente conto con vari mezzi dello sviluppo e dei risultati di tali programmi, per quello che riesce a fare con le risorse di cui dispone. Molta strada è stata fatta in pochi anni e già si sono ottenuti risultati significativi dalla ricerca italiana CF, pur con i mezzi limitati di cui dispone. La Fondazione sarà ben lieta di ricevere nuovi supporti a tale attività da parte di chiunque, con saggia lungimiranza e concreta partecipazione, pensa di averne la reale possibilità.

G.M.


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