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21 Agosto 2013

Insufficienza respiratoria e soggiorno in quota

Autore: Andrea
Domanda

Buongiorno. La mia famiglia ha una casa sulle dolomiti a circa 1400 metri sul livello del mare e vorrei capire se posso ancora andarci nonostante la fibrosi cistica. I miei valori non sono buoni: ho FEV1 al 14%, l’ultima emogasanalisi con PaO2 84 e PaCO2 45 mmHg con 1.5 lt di ossigeno. Uso ossigeno notturno 2 lt e diurno 1.5lt anche con l’utilizzo del ventilatore. La montagna a una quota di 1400 metri sarebbe per me deleteria o rischiosa? Grazie in anticipo.

Risposta

Bisogna considerare ciò che avviene nella pressione parziale di ossigeno dell’atmosfera quando si sale in quota: la pressione atmosferica totale diminuisce e quella parziale di ossigeno (che costituisce il 21% dei gas contenuti nell’aria) si riduce proporzionalmente. A livello del mare la pressione atmosferica è all’incirca 760 mmHg e la pressione parziale di O2 è 160 mmHg. A 1400 metri di quota la pressione atmosferica è circa 630 mmHg mentre la pressione parziale di O2 scende a circa 130 mmHg. E’ una modesta riduzione, che non costituisce problema per chi ha una condizione polmonare normale. Nelle condizioni descritte nella domanda siamo di fronte ad una importante compromissione della funzione respiratoria (insufficienza respiratoria) che richiede somministrazione supplementare di ossigeno e anche di supporto ventilatorio. E’ quindi ragionevole pensare che, salendo a 1400 metri, per attuare un ragionevole equilibrio nell’ossigenazione dei tessuti occorra aumentare discretamente il flusso di ossigeno supplementare da somministrare sia di notte che di giorno. Con queste precauzioni e forse incrementando un po’ il supporto ventilatorio è pensabile che non vi siano rischi per un breve soggiorno a 1400 metri. Ma anche su questo problema conviene consultare il centro di cura

G.M.


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