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27 Gennaio 2014

La chirurgia endoscopica per il trattamento della poliposi nasale

Autore: Angela
Domanda

Per una recidiva di poliposi nasale mi è stato prospettato un nuovo intervento in anestesia generale (in endoscopia). Vorrei sapere se la laser chirurgia è applicabile anche nei casi di poliposi massiva, se è a totale carico del paziente o se ci sono degli ospedali o cliniche convenzionate in cui viene praticata. Se sì, mi potete indicare quali? Sono di Potenza e so che in Basilicata non c’ è nessun ospedale in cui essa viene utilizzata, ma sono disposta a spostarmi anche a Roma, a Napoli o altrove. E’ a totale carico del paziente? In tal caso, quanto viene a costare mediamente? Grazie.

Risposta

La chirurgia endoscopica nasale (FESS: fibro endoscopic sinus surgery) è ormai una tecnica di approccio standardizzata per il trattamento della poliposi naso sinusale. Viene praticata con successo in molti centri italiani, anche del meridione. L’utilizzo del laser non è indispensabile, mentre il “gold standard” prevede l’uso di tecniche cosidette “power assisted” ovvero il “microdebrider”. Si tratta di uno strumento chirurgico (ormai in uso da parecchi anni) che, utilizzando delle microcannuline che hanno all’ interno una controcannula rotante e tagliente, aspira e taglia il tessuto da asportare fornendo al chirurgo ORL un valido aiuto. In ogni caso (sia che si parli di laser che di microdebrider) si parla di strumentazione che può variare a seconda delle scelte personali del chirurgo: quello che è determinante è che ci si avvalga della tecnica endoscopica.

Prof. Maurizio Di Cicco, Consulente Otorinolaringoiatra del Centro FC di Milano


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