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25 Novembre 2015

L’aria di casa e le macchine dell’aria

Autore: Elena
Argomenti: Ambiente, Vivere con FC
Domanda

Salve, vorremmo installare nella nostra abitazione un impianto di ventilazione meccanica controllata a doppio flusso con recuperatore di calore, aspirazione dell’aria sporca in alcuni punti della casa e, in tutte le stanze, bocchette di immissione dell’aria esterna filtrata e riscaldata/raffreddata tramite uno scambiatore. L’eventuale condensa creata dallo scambiatore verrebbe raccolta all’interno della macchina e scaricata esternamente alla casa; l’aria in entrata verrebbe filtrata tramite filtri G4 e F7 e anche l’aria in estrazione verrebbe filtrata prima di entrare nello scambiatore. I tubi utilizzati per l’impianto sarebbero “Aldes Minigaine PVC”, totalmente lisci all’interno, garantiti dal produttore per minimo 10 anni contro la formazione di batteri (sarebbe inoltre possibile lavarli e ripetere il trattamento antibatterico nel tempo).
L’obiettivo è principalmente quello di avere un migliore ricambio dell’aria nell’abitazione e un filtraggio da smog, polveri, pollini ecc. In particolare dai fumi della stufa a legno del vicino che spesso avvolge la nostra abitazione.
Prima di dare via ai lavori, vorremmo sapere se ci possono essere controindicazioni per i nostri figli affetti da fibrosi cistica e se ci sono delle accortezze in particolare da osservare. L’installatore ci dice che l’unica avvertenza è quella di controllare e sostituire puntualmente i filtri quando richiesto dal display della macchina.
Grazie.

Risposta

Il sistema descritto per ventilazione e climatizzazione ambientale appare veramente sofisticato e adeguato. Non ci sono controindicazioni per persone con fibrosi cistica, specie se si evitano flussi che colpiscano direttamente le persone. E’ vero che l’avvertenza sui filtri è quella fondamentale, anche se delle macchine in genere è bene avere periodici monitoraggi nel loro funzionamento complessivo.
Ciò che ci preme qui sottolineare – e speriamo ci sia concesso e perdonato – è che va benissimo assicurare un ambiente domestico opportunamente climatizzato con aria purificata, ma questo non dovrebbe favorire la tendenza a chiudersi in casa per il timore di tutto ciò che può venire dall’esterno: è un atteggiamento alla lunga controproducente. Spesso l’idea che si fanno i genitori, quando in casa qualcuno ha problemi di salute, è quella di creare condizioni di isolamento protettivo, in realtà non sempre conveniente né efficace sulla salute. Quando possibile, le finestre aperte sono meglio dell’aria condizionata e il respirare l’aria come natura la fa, specialmente in ambienti ragionevolmente salubri, a contatto con la natura, favorendo l’esercizio di tutte le potenzialità motorie e respiratorie, rimane un incentivo assolutamente raccomandabile.

G. M.


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