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12 Novembre 2012

Le terapie somministrate nel sonno a un bambino con FC non hanno senso

Autore: Mely
Argomenti: Aerosol, Fisioterapia
Domanda

Salve, avrei una domanda la cui risposta potrebbe essere scontata ma desidero ugualmente porla. Ho una bambina di 8 anni affetta da FC e vorrei sapere se fare la terapia alla bimba mentre dorme possa, in qualche modo, compromettere l’efficacia della stessa rispetto ad un’esecuzione della terapia fatta mentre la bimba è sveglia. Ringrazio anticipatamente sulla risposta.

Risposta

Immaginiamo che in questa domanda si faccia riferimento alla terapia di rimozione delle secrezioni bronchiali mediante PEP-mask oppure alla terapia aerosolica con qualche farmaco. La portata della questione non cambia. Sia nella fisioterapia drenante che nell’aerosolterapia contare su una certa collaborazione del bambino è fondamentale. Per la fisioterapia con PEP-mask o con altre tecniche, la modalità con cui il bambino respira e poi tossisce ed eventualmente espettora è fondamentale per conferire efficacia alla pratica terapeutica. Così pure la terapia aerosolica richiede ampiezza e lentezza nell’inspirio ma anche espirazione protratta a labbra socchiuse. Nel sonno questo non è possibile. Nel lattante per il quale si dovesse ricorrere a fisioterapia o ad aerosolterapia, ci si adatta come meglio possiamo ma sappiamo bene che questi interventi hanno dei limiti, a meno che non si accetti che egli pianga a dirotto, esprimendo così il suo respiro al meglio delle possibilità: ma questo è un altro problema.

Meglio dunque coinvolgere poco per volta il bambino di qualsiasi età nel collaborare in qualche misura alle terapie mentre egli è sveglio e consapevole: ciò è possibile.

G.M.


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