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10 Agosto 2007

Lievito di birra e antibiotici

Autore: Rosanna
Domanda

Sono venuta a conoscenza che il lievito di birra fa bene a chi fa largo uso di antibiotici. Potrebbe essere usato dai malati FC? Distinti saluti

Risposta

Il cosiddetto “lievito di birra” è una coltura di lieviti che servono a fermentare il malto, che è la base zuccherina della birra, producendo alcool e anidride carbonica. I lieviti sono microrganismi microscopici prevalentemente unicellulari appartenenti al regno dei funghi. Il più noto e più usato dei lieviti è la specie Saccharomyces cerevisiae. E’ questo lievito che viene impiegato anche per la lievitazione del pane (il gas anidride carbonica che si sviluppa nella reazione è quello che rende bollosa e soffice la pasta di pane) ed è anche il principale elemento che determina la fermentazione alcoolica dell’uva per la produzione del vino.

Il lievito viene anche usato nelle diete vegetariane come “lievito nutrizionale”, essendo esso una eccellente sorgente di proteine e vitamine, specialmente del gruppo B. Esso è entrato in qualche modo anche nell’impiego profilattico/terapeutico, andando ad arricchire la categoria cosiddetta dei “probiotici”, largamente rappresentata dai cosiddetti “fermenti lattici”, che sono invece batteri particolari (quelli più noti sono varie specie di Lactobacillus) che abitano usualmente l’intestino e vi contribuiscono a mantenere regolari una serie di funzioni. Lo yogurt è una tipica coltura di questi batteri. I probiotici, e tra questi i lieviti, possono essere utili nel riequilibrare la flora intestinale normale, talora disturbata dall’assunzione protratta di antibiotici. Tuttavia, non vi sono chiare dimostrazioni della loro efficacia in questa direzione. Va anche detto che una alimentazione varia, particolarmente ricca di frutta fresca, facilita la vita sia dei lieviti che dei batteri “buoni” che popolano in numerose specie il nostro intestino. Oggi i probiotici, inclusi i lieviti, tendono comunque ad essere rivalutati nelle consuetudini della gente ed anche nelle prescrizioni dei medici: certamente non sono dannosi. Fanno parte di quei rimedi naturali o semi-naturali che è lecito impiegare, senza attenderne miracoli, anche nella protezione dalla “disbiosi” (squilibrio nella flora batterica ) intestinale indotta dagli antibiotici, anche nel malato FC.

G. M.


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