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21 Novembre 2023

Monitoraggio prolungato della glicemia: a che cosa può servire

Autore: Andrea
Argomenti: Diabete, Varie
Domanda

Buonasera dottori, volevo fare una domanda riguardo un’eventuale diagnosi di diabete. Mia figlia di quasi 5 anni affetta da FC con mutazione F508del in omozigosi, ha effettuato qualche giorno fa presso il centro dove è in cura il test del glucosio (non ricordo bene se si chiama così). In pratica le hanno misurato la glicemia che era 87 prima di bere un bicchiere con la sostanza per effettuare il test. Mezz’ora dopo aveva 192, la seconda mezz’ora sempre 192, la terza mezz’ora 184 e dopo 2 ore il valore era di 122.
Non so se è per prassi o per quale motivo ma le è stato messo sul braccio un dispositivo da tenere per 14 giorni che va appunto a monitorare la glicemia durante la giornata e noi dobbiamo leggere i valori che riporta ogni 7/8 ore circa. Ora vorrei sapere se in base a questi dati che vi ho elencato si può parlare di diabete o è da escludere (ovviamente quello che vogliamo) e poi vorrei sapere quali sono i valori che in questi 14 giorni possono farci stare tranquilli per escludere appunto il diabete? Grazie in anticipo per la risposta.

Risposta

Il sistema di monitoraggio citato nella domanda è in grado di indicare minuto per minuto i livelli di glucosio nel liquido interstiziale (il liquido presente sotto la pelle fra cellula e cellula, i valori si avvicinano molto a quelli sul sangue capillare ovvero quello prelevato dal dito mediante pungidito). Sul braccio del paziente viene posto un sensore (simile a un cerotto) da cui parte una microcannula che è sempre a contatto con il liquido interstiziale. Per mezzo di un glucometro fornito assieme al sensore o dello stesso telefono cellulare che, dotato di un’apposita applicazione, viene avvicinato al sensore, è possibile conoscere e memorizzare i valori del glucosio in ogni momento della giornata (a digiuno,dopo i pasti, dopo attività fisica, nel sonno e così via). Il consiglio ai genitori di leggerli ogni 8 ore è perché la registrazione si conclude e poi riparte ogni 8 ore. I dati possono essere trasmessi al medico dotato anche lui di un’apposita piattaforma web per la lettura a distanza.
Programmando questo accertamento probabilmente i curanti vogliono sapere se in momenti particolari la glicemia della bambina raggiunge livelli elevati, non rilevati attraverso il test da carico con glucosio (Oral Glucose Tolerance Test, OGTT). Forse la bambina è calata di peso? Sta attraversando un periodo caratterizzato da infezioni respiratorie più frequenti del solito? In queste situazioni il metabolismo degli zuccheri può essere transitoriamente alterato, talvolta in maniera più modesta rispetto al diabete. Il quadro viene chiamato “intolleranza al glucosio”e spesso ritorna alla normalità quando il quadro clinico è migliorato.
Il nostro suggerimento è chiedere ai curanti quali sono le ragioni per cui la bambina sta facendo il monitoraggio prolungato della glicemia. Potrebbe non essere la necessità di escludere il diabete, vista la normalità della risposta all’OGTT. Conoscendo meglio queste ragioni si può essere più preparati anche nell’assistenza all’indagine a casa.
Per quanto riguarda più in dettaglio l’interpretazione dei risultati dell’OGTT,in sintesi: si parla di diabete se dopo 2 ore dal carico di zuccheri la glicemia è uguale o superiore a 200mg/dl. Se la glicemia a digiuno è normale, ma dopo 2 ore dal carico va oltre 140mg/dl, senza raggiungere i 200, si parla di intolleranza al glucosio.

Dott.ssa Graziella Borgo, clinico FC e genetista


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