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8 Novembre 2021

Non ci sono evidenze su differenze tra persone con fibrosi cistica e popolazione generale in merito agli effetti secondari della vaccinazione anti Covid-19

Autore: Vittorio
Argomenti: Covid-19, Vaccini
Domanda

Buongiorno, sono un paziente con fibrosi cistica “atipica” di 67 anni, con mutazioni sconosciute e con danni a livello polmonare. La mia domanda è se è stata fatta un’indagine statistica dei problemi avuti dal vaccino anti Covid-19 dopo la prima o la seconda dose. Personalmente, dopo la seconda dose, ho avuto come una “pseudo infezione Covid”, inappetenza, scarso olfatto, stanchezza e dolori osteo-articolari e aumento delle secrezioni bronchiali. Grazie.

Risposta

La reazione alla vaccinazione anti Covid-19 nei soggetti con fibrosi cistica non si differenzia da quella segnalata nella popolazione generale. Quindi, la comparsa di una sintomatologia simil-influenzale, soprattutto dopo la seconda dose per chi ha ricevuto il vaccino di Pfizer, è da ritenersi comune e non ha motivo di destare preoccupazioni. Riteniamo necessario continuare l’iter vaccinale sottoponendosi al richiamo, previsto come da indicazioni del Ministero della Salute dopo almeno sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario. Il richiamo potrebbe provocare, nell’ipotesi peggiore, reazioni simili a quelle che hanno fatto seguito alla seconda dose del vaccino ma, alla luce delle attuali conoscenze, sembra indispensabile per fronteggiare l’evolversi della pandemia, soprattutto in soggetti considerati “fragili” come quelli affetti da fibrosi cistica.

Dott.ssa Laura Minicucci, FFC Ricerca


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