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28 Ottobre 2013

Precauzioni di isolamento per il piccolo bambino FC, ma con equilibrio, per non sottrarlo allo sviluppo della vita sociale

Autore: Francesca
Argomenti: Ambiente, Vivere con FC
Domanda

Buonasera… Vi scrivo per sottoporvi una domanda di ordine pratico: la mia bimba ha 17 mesi ed è affetta da FC. Fa tutto ciò che deve fare una bambina della sua età: ma ho sempre il dubbio su come mi devo comportare in ambienti chiusi e affollati! Ogni tanto la sto portando in un baby parking sempre prendendo i giusti accorgimento e lasciandola al massimo un’oretta! Sino ad ora quando ci hanno invitato a dei compleanni particolari che vengono fatti in grosse strutture non ventilate e dove sono concentrati vari compleanni non siamo mai andati. E’ giusto usare questi accorgimenti ancora in modo così selettivo, visto anche la tenera età della bambina? Grazie mille.

Risposta

Tutti i bambini di questa prima età della vita tendono a contrarre banali infezioni da virus respiratori. E questo avviene più facilmente quando si frequenta l’asilo nido o la scuola materna o si frequentano per tempi prolungati ambienti chiusi occupati da molte persone, specie nella stagione invernale. Nel bambino con fibrosi cistica queste infezioni virali possono facilitare l’attecchimento di batteri nell’albero respiratorio che talora può essere difficile controllare.

Se queste sono le premesse, tuttavia va considerato che i bambini con FC hanno sufficienti difese immunitarie per proteggersi dalle banali infezioni ricorrenti. E poi si tratta di realizzare un ragionevole equilibrio tra il bisogno di isolamento del bambino piccolo e la necessità parimenti importante di non sottrarlo al contatto con la comunità e quindi alla crescita della sua vita sociale. Qui gioca il buon senso e la misura dei genitori, che diventano poco alla volta capaci di valutare caso per caso le situazioni in cui vi sia effettivamente rischio di contaminazione ambientale. Attenzione maggiore richiedono i periodi in cui vi siano epidemie di raffreddore e influenza.

G.M.


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