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9 Settembre 2016

Prodotti omeopatici e vaccini orali per rinforzare le difese immunitarie?

Autore: Vittorio
Domanda

Buonasera, mi sono imbattuto in un prodotto omeopatico (Biofluinum Echinacea) suggerito da un farmacista come rinforzo di difese immunitarie. Da paziente FC nutro ovviamente numerosi dubbi prima di prendere qualsiasi cosa vada di moda. In generale vi chiedo: quanto ha senso stimolare (ammesso che funzioni) le difese immunitarie del nostro organismo (oltre le vitamine prese di routine)? L’istinto spinge verso un rinforzo continuo, ma ci sono aspetti sfavorevoli nell’assumere eventuali prodotti con questo scopo o al più non fanno niente? Da un altro lato, possono questi far ridurre eventi avversi (raffreddamenti, mal di gola, etc), che scatenano indirettamente le esacerbazioni con relativa assunzione di antibiotici che ci saremmo potuti risparmiare se non raffreddati da virus passeggeri? Inoltre, i vaccini orali possono avere qualche utilità in concomitanza con il classico vaccino antinfluenzale? Grazie mille.

Risposta

Il mercato farmaceutico è pieno di prodotti che vantano proprietà di rinforzo delle difese immunitarie. Il prodotto citato nella domanda si basa su un autolisato di fegato e cuore di una specie di anatra (Anas barbariae), associato con l’estratto delle radici di un fiore della specie Echinacea inserito a diluizione omeopatica (cioè bassissima). L’anatra c’entra perché, come in altri volatili capaci di trasmettere alcuni virus all’uomo, compresi quelli influenzali, avrebbe una naturale resistenza alle infezioni di quei virus. Il prodotto è appunto commerciato soprattutto come preventivo e curativo dell’influenza.
Molto propagandati sono anche i vaccini orali: si tratta in genere di miscele di batteri di varia origine e vario potenziale patogeno che vengono lisati, cioè frantumati. Somministrati per bocca, dovrebbero entrare in contatto con il sistema linfatico intestinale inducendolo a produrre anticorpi e altre condizioni di difesa contro quei batteri. Ma contro i virus di cui si parla nella domanda non avrebbero alcun potere di stimolo immunitario.
Abbiamo usato il condizionale per dire di queste buone intenzioni del mercato farmaceutico. In realtà questi interventi terapeutici mancano di basi scientifiche e crediamo che servano solo a creare illusioni e a far spendere inutilmente denaro. In questo i farmacisti dovrebbero esse più prudenti, ben sapendo che molta gente abbocca a queste proposte senza avere consapevolezza del loro reale significato, anche se questo è forse l’unico aspetto sfavorevole da segnalare.

G. M.


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