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30 Giugno 2007

Protocolli per il trattamento dell’osteoporosi in fibrosi cistica

Autore: Angelo
Argomenti: Osteoporosi
Domanda

Esistono dei protocolli terapeutici per il trattamento dell’osteoporosi in fibrosi cistica?

Risposta

Alla luce delle esperienze disponibili, attualmente francamente ancora limitate, i trattamenti farmacologici dell’osteoporosi in pazienti affetti da Fibrosi Cistica si limitano per ora ad una classe di farmaci definiti bisfosfonati, i quali agiscono riducendo l’attività delle cellule che riassorbono l’osso. I protocolli per il loro impiego sono analoghi a quelli usati più comunemente nelle altre forme di osteoporosi, quali quella postmenopausale, senile o da corticosteroidi. La maggiore esperienza nei pazienti affetti da Fibrosi Cistica la si ha con l’alendronato, somministrabile per bocca, seguendo alcune specifiche modalità, al dosaggio di 70 mg una volta alla settimana; in alternativa, anche se con minori evidenze scientifiche, sono disponibili il risedronato, 1 cpr 35 mg alla settimana, od altri bisfosfonati da somministrare, con cautela, per fleboclisi (pamidronato 30 mg in 500 cc di soluzione fisiologica infusi lentamente per almeno 3 ore ogni 3 mesi o zoledronato 4-5 mg infuso in 15 minuti una volta all’anno) (1). Per altri bisfosfonati disponibili in Italia (l’ibandronato, somministrabile per bocca una volta al mese od endovena ogni 3 mesi, od il neridronato, somministrabile per via intramuscolare una volta al mese od endovena ogni 2 mesi) o per i farmaci che agiscono stimolando l’attività delle cellule che formano nuovo osso, come il paratormone, le esperienze sono attualmente limitate ad altre forme di osteoporosi ed il loro impiego in pazienti affetti da Fibrosi Cistica è ancora oggetto di studio. E’ importante ricordare che il trattamento farmacologico va sempre associato o deve far seguito ad un approccio preventivo igienico-alimentare, eventualmente ricorrendo all’uso di integratori (es. assicurare un adeguato introito giornaliero di calcio, eventualmente mediante supplementi e correggere con un’alimentazione mirata l’eventuale magrezza; praticare attività fisica che preveda il carico; garantirsi un adeguata esposizione solare o ricorrere all’integrazione con vitamina D; assicurare un adeguato introito di vitamina K). Vedere anche la domanda del 2.07.07: Osteoporosi in fibrosi cistica: quali esami e quali terapie.

1. Aris RM et al. Consensus Statement: guide to bone health and disease in Cystic Fibrosis. J Clin Endocrinol Metab, 2005; 90:1888-96

Maurizio Rossini, Ricercatore in Reumatologia, Dip.to Scienze Mediche e Chirurgiche, Università Verona, sede di Valeggio


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