Sei in Home . Informati . Domande e Risposte . Quale percentuale di invalidità civile?

14 Marzo 2010

Quale percentuale di invalidità civile?

Autore: Mamma
Argomenti: Assistenza sociale
Domanda

Mio figlio dovrebbe fare domanda per il riconoscimento dell’invalidità civile, avendo compiuto 18 anni. Sento che le commissioni attribuiscono percentuali di invalidità variabili, ma pur non ricordando dove, mi sembra che esista una regola che attribuisce ai pazienti FC l’80% o il 100% di invalidità, a seconda che sia compromesso o meno il funzionamento del pancreas. Per favore avrei bisogno di qualche chiarimento in merito, perchè non ricordo proprio da quale fonte avevo letto questa regola. Grazie anticipatamente per la risposta.

Risposta

La fonte ricercata è certamente il “Decreto del Ministero della Sanità 5 febbraio 1992” relativo all’ “Approvazione della nuova tabella indicativa delle percentuali d’invalidità per le minorazioni e malattie invalidanti“. Tale tabella fa riferimento alla incidenza delle infermità invalidanti sulla capacità lavorativa, secondo i criteri della normativa vigente.

La tabella elenca sia infermità individuate specificatamente, cui è attribuita una determinata percentuale “fissa”, sia infermità il cui danno funzionale permanente viene riferito a fasce percentuali di perdita della capacità lavorativa di dieci punti, utilizzate prevalentemente nei casi di più difficile codificazione.

Per la Fibrosi cistica vengono stabilite le seguenti percentuali “fisse”:

80 % per “bronchiectasia congenita associata a mucoviscidosi” (cod. 6406)

100 % per “fibrosi cistica del pancreas con pneumopatia cronica” (cod. 6430)

A parte la strana ed imprecisa codifica 6406, le percentuali di invalidità, indicate nella tabella ministeriale – in misura fissa ovvero con individuazione di fascia – possono essere ridotte o aumentate dalle competenti commissioni fino a cinque punti percentuali, rispetto ai valori fissi indicati, con riferimento alle occupazioni confacenti alle attitudini del soggetto, alla eventuale specifica attività lavorativa svolta ed alla formazione tecnico-professionale del medesimo. Le competenti commissioni in ogni caso determinano le potenzialità lavorative del soggetto.

Riferimenti normativi:

· Decreto Ministeriale – Ministero della Sanità – 5 febbraio 1992: “Approvazione della nuova tabella indicativa delle percentuali d’invalidità per le minorazioni e malattie invalidanti” (G.U. 26 febbraio 1992, n. 47, S.O.)

· Decreto Legislativo, 23 novembre 1988, n. 509: “Norme per la revisione delle categorie delle minorazioni e malattie invalidanti, nonché dei benefici previsti dalla legislazione vigente per le medesime categorie, ai sensi dell’articolo 2, comma 1, della Legge 26.06.1988, n. 291” (G.U. 26 novembre1988, n. 278)

Assistente Sociale Donatella Fogazza - Centro Regionale Fibrosi Cistica di Palermo


Se hai trovato utile questa risposta, sostieni la divulgazione scientifica

Dona ora