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8 Febbraio 2013

Quanto può durare l’Ossigenazione Extracorporea a membrana (ECMO)?

Autore: Adriatik
Domanda

Quanto tempo si può sopravvivere con la ECMO? Mio figlio è attaccato alla ECMO da venerdì 25/01 e i medici non sanno cosa abbiano i suoi polmoni! E’ dall’11/01 che cerchiamo una soluzione e non abbiamo niente di positivo. Può mio figlio di 6 mesi essere messo in lista per trapianto polmonare?

 

Risposta

Purtroppo noi non possiamo rispondere a questa domanda, così personale e così drammatica, perché le valutazioni cliniche per la messa in lista di trapianto polmonare sono effettuate collegialmente dalle equipe multidisciplinari che si occupano di trapianto. Gli esperti che abbiamo consultato ci hanno sempre detto che gli stessi criteri alla base di queste valutazioni sono in continua evoluzione e oggi spesso viene presa una decisione sul singolo caso, valutandolo in maniera ponderata e condivisa fra i chirurghi dei centri trapianto e i medici dei centri di cura. Quindi importante è questo collegamento, che qui non sappiamo se e come e con chi sia stato avviato.

Per informazione generale riportiamo che non sono definiti i limiti inferiori dell’età in cui potrebbe essere tentato il trapianto polmonare, semmai solo quelli superiori: un’età superiore ai 50 anni è considerata una controindicazione relativa (non assoluta). La piccola età impone la disponibilità di donazioni di organi di piccola taglia, problema rilevantissimo, stante la scarsità di donazioni in generale e di donazioni con queste caratteristiche in particolare. Sotto questo aspetto, la legge sulla possibilità di trapianto da donatore vivente (approvata dal Senato il 13 Settembre 2012) potrebbe essere una risorsa. Con il trapianto da donatore vivente due donatori donano ciascuno un lobo polmonare e questo lobo andrebbe ad occupare ciascuna metà della cavità toracica del ricevente, cosa che è più facile se si tratta di un bambino; ma la corrispondenza di dimensioni diventa sempre più difficile quanto più il bambino è piccolo. Per informazioni su questo argomento c’è la relazione del Dott. Alessandro Bertani dell’ISMETT di Palermo su questo sito (www.fondazionericercafc.com/x-seminario/trapianto-polmonare-FC-oggi-2, 19 maggio 2012).

Sempre per informazione generale, chiariamo il significato di ECMO. Il continuo progresso tecnologico in campo biomedico ha portato allo sviluppo di apparecchiature e protocolli di cura per il paziente in stato di insufficienza respiratoria. Il cuore di questa procedura all’avanguardia prende il nome di “Ossigenazione Extracorporea a Membrana” (ECMO: extracorporeal membrane oxygenation) e ha lo scopo di sostituirsi alla naturale funzione respiratoria del paziente. Le apparecchiature per l’ECMO hanno raggiunto una miniaturizzazione ed una biocompatibilità tale che rendono possibile il prolungarsi della terapia per un periodo ancora da definire. Perciò le esperienze di trapianto con esito positivo in pazienti con fibrosi cistica ed insufficienza respiratoria terminale trattati con ECMO per periodi di alcune settimane stanno crescendo in Italia e nel mondo. Il protocollo nazionale per le emergenze del polmone ( descritto dalla dott. Mirella Collura del Centro Fibrosi Cistica di Palermo, www.fondazionericercafc.com/x-seminario/trapianto-polmonare-FC-oggi-1, 19 maggio 2012) orienta ad una durata del supporto respiratorio (ECMO o ventilazione meccanica invasiva) non superiore ai 14 giorni per l’inserimento in lista di atetsa per trapianto. Gli studi finora compiuti non sono decisivi per valutare gli esiti a lunga distanza di questa procedura e la sua validità sotto il profilo della durata e qualità della vita. (Trapianto polmonare in urgenza, 16/05/2012).

 

G. Borgo


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