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5 Dicembre 2012

Reflusso gastroesofageo in fibrosi cistica

Autore: Andrea
Domanda

Buongiorno, sono risultato positivo alla ph metria ed ora devo fare una gastroscopia e una scintigrafia: vorrei cortesemente sapere cosa significa essere positivi alla ph metria. Perchè poi eseguire questi ulteriori esami? E come curare questa positività al reflusso gastroesofageo? Infine vorrei sapere cosa comporta a livello di fibrosi cistica il reflusso positivo e che vantaggi posso trarne dal curarlo. Grazie Andrea

Risposta

Il reflusso gastroesofageo è un evento molto comune nella fibrosi cistica ed è particolarmente frequente e importante nei pazienti FC che hanno subito trapianto polmonare (1). Si tratta di una fuoriuscita verso l’esofago di materiale gastrico, particolarmente di succo gastrico acido. La forte acidità del succo gastrico determina nell’esofago infiammazione ed erosioni (esofagite). Tale reflusso può seguire anche la via laringo-tracheale determinando irritazione e possibili danni anche alle vie respiratorie. Le cause più plausibili sono la tosse frequente e la pressione dei muscoli addominali che determinano una cattiva tenuta della valvola del cardias, che si trova nella giunzione tra stomaco ed esofago ed è deputata ad evitare che il contenuto gastrico refluisca nell’esofago.

La piaccametria è un esame che consente di valutare, attraverso una sonda inserita in esofago e collegata con un misuratore di pH se e quanto e con che frequenza il contenuto esofageo, normalmente lievemente alcalino, diventi acido. Una consistente e protratta acidità esofagea o un’alta frequenza di picchi di acidità (corrispondenti a reflussi gastrici) consente di valutare quanto rilevante sia il reflusso, tenendo peraltro conto che anche normalmente vi possono essere piccoli e brevi reflussi.

La esofago-gastroscopia consente di valutare se vi sia un danno esofageo e se, eventualmente, il reflusso non sia associato ad una ernia hiatale (lo hiatus è quell’apertura del diaframma attraverso la quale l’esofago si apre nello stomaco e che costituisce la componente più importante della valvola del cardias.

La cura consiste nel somministrare sostanze che riducono la secrezione acida dello stomaco e farmaci pro cinetici che stimolano lo svuotamento gastrico. Nelle forme più serie di reflusso si può arrivare anche ad un intervento chirurgico plastico, denominato “fundoplicatio”, che tende a restaurare il meccanismo di contenimento nel passaggio tra esofago e stomaco.

1. Sabati AA, et Al. Characteristics of gastroesophageal reflux in adults with cystic fibrosis. J Cyst Fibros. 2010 Sep;9(5):365-70. Epub 2010 Jul 31.

G.M.


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