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9 Febbraio 2008

Riconoscimento invalidità per FC: una volta per sempre?

Autore: Sergio
Argomenti: Assistenza sociale
Domanda

Vorrei sapere se, ai sensi del decreto ministeriale 2 agosto 2007 ed in considerazione anche degli ulteriori approfondimenti richiesti dalla Lega Italiana FC , coloro che sono affetti da Fibrosi Cistica saranno esentati da qualsiasi ulteriore controllo da parte delle ASL per il riconoscimento dell’invalidità e dell’handicap. Nel caso in cui le ASL dovessero invece richiedere ugualmente la visita, come ci dobbiamo comportare?
Ringrazio anticipatamente per la risposta.

 

Risposta

La legge n. 80 del 09.03.2006 – la cui approvazione rappresenta un primo passo importante verso la semplificazione delle procedure burocratiche relative agli accertamenti di invalidità – all’art. 6 comma 3 prevede, a questo riguardo, l’esonero da ogni visita medica, finalizzata all’accertamento della permanenza della minorazione civile (invalidità) o dell’handicap, per tutti coloro che siano “portatori di menomazioni o patologie stabilizzate o ingravescenti, inclusi i soggetti affetti da sindrome da talidomide, che abbiano dato luogo al riconoscimento dell’indennità di accompagnamento o di comunicazione”.

Successivamente, con Decreto Ministeriale del 2 agosto 2007, sono state definite le patologie che possono beneficiare di questa disposizione. In tale Decreto vengono individuate 12 patologie e/o situazioni di salute e vengono ulteriormente stabilite per ognuna di esse le certificazioni necessarie per non essere più sottoposti alle visite di revisione periodica.

Anche al di là delle dichiarazioni ufficiali del Direttore Generale del Dipartimento Prevenzione e Comunicazione del Ministero della Salute Dott.ssa F. Fratello, a parere di chi scrive sembra non possa esservi alcun dubbio sul fatto che la Fibrosi cistica rientri tre le patologie elencate nella normativa sopraccitata al punto 9: “Patologie cromosomiche e/o genetiche congenite con compromissione d’organo e/o d’apparato”…..

Dalla disamina della normativa citata, parrebbe tuttavia che la sola diagnosi di fibrosi cistica non basti per esigere automaticamente il diritto a non essere sottoposti a visita di revisione periodica.

Occorre infatti che tali patologie “…… determinino una o più menomazioni contemplate nell’ elenco” sopraccitato ed inoltre che tale situazione di salute abbia “dato luogo al riconoscimento dell’indennità di accompagnamento”.

Relativamente al primo punto, le menomazioni riconducibili alla fibrosi cistica – tra quelle elencate nel Decreto – sembra possano ravvisarsi solo al punto 2: “Insufficienza respiratoria in trattamento continuo di ossigenoterapia o ventilazione meccanica”, che è poi in realtà una delle poche condizioni cliniche che danno luogo, per quanto riguarda i soggetti maggiorenni affetti da FC, al riconoscimento dell’indennità di accompagnamento.

Ritengo quindi si possa affermare con certezza che “i soggetti affetti da fibrosi cistica con insufficienza respiratoria in trattamento continuo d’ossigenoterapia o ventilazione meccanica, a cui sia stata riconosciuta un’indennità di accompagnamento”, possano essere annoverati di diritto tra i soggetti esonerati – in base al succitato D.M. 02.08.07 – da ogni visita volta al riconoscimento della permanenza della situazione che ha determinato tale riconoscimento.

Pertanto i soggetti FC che rientrano nell’elenco approvato dal Ministero e che siano titolari di indennità di accompagnamento, possono opporsi all’eventuale visita di revisione appellandosi al decreto stesso, producendo eventuale documentazione sanitaria o rimandando a quella già presentata al momento della visita di accertamento precedente. Al di là della menomazione riportata al punto 2 dell’elenco, non vengono contemplate nella normativa tutte quelle “menomazioni” o meglio ancora condizioni patologiche legate alla Fibrosi cistica – come ad esempio le gravi epatopatie emendabili con terapia chirurgica (si pensi a tutti i soggetti in attesa di trapianto di fegato) – che pure possono dar luogo al riconoscimento dell’ indennità di accompagnamento.

Di conseguenza, coloro che – ancorché affetti da FC – non presentino gli ulteriori requisiti precedentemente sottolineati (riconoscimento di indennità di accompagnamento ed una situazione clinica caratterizzata da insufficienza respiratoria in ossigenoterapia continuata o ventilazione meccanica) non dovrebbero avere diritto all’esonero dalle visite sopraccitato, compresi i tanti minori FC a cui è stata riconosciuta l’indennità di accompagnamento, ma che non presentano la menomazione contemplata nella normativa.

Il condizionale è d’obbligo data la non completa chiarezza della normativa.

Non è sufficientemente chiaro infatti, se l’espressione “….. determinino una o più menomazioni…..” si riferisca al danno già avvenuto o non piuttosto al danno possibile (in tal caso la rosa degli aventi diritto – sia tra i minorenni che tra i maggiorenni – si allargherebbe).

Sarebbe forse opportuno chiedere al Ministero chiarimenti in tal senso.

Infine, relativamente ai minorenni, ancorché nelle condizioni prescritte dalla norma (insufficienza respiratoria in ossigenoterapia continuata o ventilazione meccanica, titolari di indennità di accompagnamento), occorre ricordare che il diritto all’esonero delle visite potrà comunque essere loro riconosciuto solo sino al compimento del 18° anno di vita.

Un minore invalido titolare di benefici economici infatti, al compimento del 18° anno, anche se già in possesso di un riconoscimento sanitario di invalidità civile, deve fare domanda all’ASL per essere sottoposto a nuovo accertamento sanitario per essere valutato con la metodologia prevista per le persone adulte.

Riferimenti normativi:
– Legge 09.03.2006, n. 80: “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 4, recante misure urgenti in materia di organizzazione e funzionamento della pubblica amministrazione”.
– Decreto Ministeriale 02.08.2007: “Individuazione delle patologie rispetto alle quali sono escluse visite di controllo sulla permanenza dello stato invalidante”.

Donatella Fogazza, Assistente sociale presso il Centro Regionale Siciliano Fibrosi Cistica, Palermo


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