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9 Aprile 2009

Significato di “Proteina C-reattiva” (PC-r), un indice di infiammazione

Autore: Rosanna
Domanda

Salve. Vorrei sapere che cos’e’ la pcr e come funziona in fibrosi cistica. Mi chiedevo anche se, quando il valore della pcr e’ zero, l’infezione cronica e’ comunque presente o se si e’ arrestata. Cordiali saluti.

Risposta

La Proteina C-reattiva (PC-r) è una proteina che si dosa nel sangue e rappresenta un indice di infiammazione. In genere nella malattia FC il suo livello tende ad essere basso nei primi anni di vita, per aumentare con il tempo e seguire abbastanza fedelmente la progressione della malattia polmonare, poichè essa è causata da infezione batterica cronica accompagnata da infiammazione cronica. Altri indici infiammatori che si determinano oltre alla PC-r sono il numero dei globuli bianchi ( in particolare di quelli chiamati neutrofili), il livello degli anticorpi IgE e IgG, un’altra proteina: alfa1 antitripsina. Ma fra tutti questi la Proteina C-reattiva rappresenta un indice particolarmente fedele, al punto che alcuni studi suggeriscono che negli adulti FC il suo livello sia in correlazione con la severità della malattia polmonare.(1). Bisogna anche tener presente che ogni malato FC ha un “suo” livello di Proteina C-reattiva caratteristico della situazione di stabilità respiratoria; in occasione di ricadute infettive questo livello aumenta per tornare ai valori abituali dopo trattamento; proprio per questa ragione la Proteina C-reattiva è usata anche per monitorare l’efficacia delle terapie.

Se il livello di Proteina C-reattiva alla fine di una esacerbazione respiratoria scende molto rispetto ai valori iniziali, questo può voler dire che il trattamento è stato particolarmente efficace. Per spiegare un valore uguale a zero, fatto abbastanza eccezionale, che va controllato con determinazioni ripetute, bisognerebbe poter ragionare anche sul comportamento degli altri indici di infiammazione che citavamo sopra, e vedere se c’è una tendenza comune. Come in tutte le cose della medicina, bisogna ragionare in base al complesso dei dati e non sulla scorta del risultato di una singola analisi. E mettere insieme il risultato della analisi con la “clinica”, cioè con i sintomi del malato, le prove di funzionalità respiratoria, il quadro radiologico. E’ l’insieme di queste informazioni che possono dire come sta andando la malattia polmonare nel suo complesso e quindi anche l’infezione cronica.

1) Levy H et all. “Inflammatory markers of lung disease in adult patients with cystic fibrosis” Pediatr Pulmonol 2007; 42:256-62

G. Borgo


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