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18 Agosto 2010

Stafilococco aureo e fuorvianti informazioni da internet

Autore: Marco
Argomenti: Batteri
Domanda

In seguito ad alcune analisi il medico mi ha riscontrato la presenza di Stafilococco aureo a livello genitale. Mi ha chiesto se avessi problemi, gli ho detto di no, e lui mi ha detto (a me sembra, sbrigativamente) che allora non era il caso di fare nulla. Io non capisco: sono malato? sono un portatore sano? rischio di ammalarmi? Su internet trovo molte cose spaventose sullo Stafilococco aureo, non vorrei per incuria ritrovarmi in una situazione brutta. E due domande specifiche: posso continuare a condurre una vita sessuale normale o rischio di infettare la mia partner? E poi, ho delle brigole, tipo acne, intorno al pube. Saranno dovuti alla traspirazione (è estate) o sono manifestazioni dello Stafilococco? Insomma, mi agito e vado da un altro medico, o sto tranquillo e aspetto gli eventi? Grazie. PS: dalle analisi risulta che il ceppo di S. aureus è resistente a penicillina, gentamicina, eritromicina, oxacillina ed è sensibile a cotrimoxazolo, clindamicina, tetraciclina (sensibilità intermedia), minociclina, vancomicina, teicoplanina, rifampicina, norfloxacina (sensibilità intermedia), levofloxacina, acido fusidico, nitrofurantoina, chinopristina, oxacillina.

Risposta

Lo Stafilococco aureo è un batterio molto comune, che può localizzarsi, anche senza creare danni, a vari livelli anche nelle persone sane: moltissime di queste lo ospitano. La mucosa nasale è la sede preferita nei “portatori sani” di Stafilococco aureo, ma anche la cute può esserne ricettacolo, anche a livello dell’area genitale. Minuscole pustole cutanee possono essere talora l’espressione di tale presenza. Non è un problema importante nelle persone che non hanno malattie di fondo. Il ceppo di Stafilococco isolato nella persona che ci interpella è sensibile a molti antibiotici e non dovrebbero esservi problemi per il suo trattamento, se questo si rendesse necessario. Ma qui si ferma la nostra informazione: se il problema sollevato costituisce fonte di disagio e preoccupazione per il nostro interlocutore, la soluzione non può che essere affidata ad un medico di fiducia, eventualmente anche un dermatologo.

Circa le “cose spaventose” che si trovano su internet, questo è effettivamente un problema. Internet fornisce informazioni spesso non controllate oppure il navigatore è incapace da solo di distinguere e di focalizzare bene a che cosa si riferiscono realmente quelle informazioni .

G.M.


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