Sei in Home . Informati . Domande e Risposte . Studi su cellule staminali in fibrosi cistica

31 Marzo 2009

Studi su cellule staminali in fibrosi cistica

Autore: Silvia
Argomenti: Cellule staminali
Domanda

Buongiorno, vorrei sapere se vi sono aggiornamenti sulla ricerca su cellule staminali mirata alla cura della FC. Mi è stato riferito da una farmacista che a Philadephia sono stati fatti progressi di recente, ma su internet non sono riuscita a trovare nulla in merito. Grazie mille.

Risposta

Bisognerebbe conoscere di più circa la fonte informativa citata nella domanda. Non ci è dato conoscere di particolari progressi con cellule staminali nella cura della fibrosi cistica: sappiamo peraltro che vi sono promettenti studi in corso ma ancora a livello di ricerca di base o preclinica.

Cogliamo comunque l’occasione di questa domanda per sintetizzare il significato dell’impiego di cellule staminali a scopo terapeutico. Sappiamo che le cellule staminali sono quelle cellule che hanno la potenzialità di differenziarsi in cellule specifiche di vari tessuti e organi. Le staminali embrionali sono quelle che hanno la maggiore potenzialità, sono cioè le più “indifferenziate” e “totipotenti” che si conoscono. Ma vi sono cellule staminali anche dopo la nascita. Il sangue del cordone ombelicale è ricco di staminali “totipotenti”, ma anche in tutti gli organi di un soggetto adulto ci sono riserve di cellule capaci di svilupparsi nelle cellule mature (cellule progenitrici) di quel determinato organo, pur conservando esse una certa capacità di differenziarsi in cellule di altri organi se si trovano in condizioni ambientali particolari. Su questo principio, di fronte agli ostacoli di ordine etico e legislativo che hanno limitato sinora gli studi sulle staminali embrionali umane, si sono o si stanno sviluppando studi mirati all’utilizzo di staminali del cordone ombelicale o di altri organi (midollo osseo in particolare) per la riparazione di danni di vari organi: in particolare, cuore, pancreas, sistema nervoso, sistema ematopoietico (1). Da qualche tempo si è puntato a derivare cellule respiratorie da cellule staminali, con lo scopo di trapiantarle nell’apparato respiratorio per il rimpiazzo e la ricostruzione delle parti danneggiate. Parecchi esperimenti hanno dato buoni risultati nell’ottenere differenziazione in vitro ma il passaggio più difficile è quello di orientare e far attecchire queste cellule a livello polmonare dopo che esse sono state generate.

Segnaliamo alcuni studi di rilievo comparsi negli ultimi mesi. Le cellule staminali del cordone ombelicale si sono rivelate altrettanto efficaci di quelle del midollo osseo adulto nella loro attitudine a sviluppare cellule respiratorie e a rimodellare le vie respiratorie in modelli di topo (2). Sempre su modello animale si sarebbe individuato un tipo di cellula staminale midollare particolare, con più spiccata attitudine a generare cellule respiratorie (3). Si prospetta la possibilità di utilizzare staminali midollari nella fibrosi cistica per modulare la risposta infiammatoria e immunitaria (4) anziché per riparare tessuti lesi.

1. Olsson F, et al. Deriving respiratory cell types from stem cells. Curr Stem Cell Res Ther. 2007;2:197-208

2. Sueblinvong V, et al. Derivation of lung epithelium from human cord blood-derived mesenchymal stem cells. Am J Respir Crit Care Med. 2008;177:701-11

3. Wong AP, et al. Identification of a bone marrow-derived epithelial-like population capable of repopulating injured mouse airway epithelium. J Clin Invest. 2009;119:336-48

4. Weiss DJ. Stem cells and cell therapies for cystic fibrosis and other lung disease. Pulm Pharmacol Ther. 2008;21:588-94

G.M.


Se hai trovato utile questa risposta, sostieni la divulgazione scientifica

Dona ora