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20 Marzo 2006

Tosse irritativa e iperreattività bronchiale

Autore: Manuela
Domanda

Mio figlio ha spesso episodi di tosse secca di tipo irritativo, che molte volte porta anche a vomito. Capita anche mentre fa l’aerosol. Il pediatra dice che può essere dovuto ad una broncoreattività che non è legata alla fibrosi cistica. Abbiamo già cambiato il farmaco per aerosol (usava Broncovaleas adesso usa Atem). Vorrei avere qualche consiglio in più, per esempio se si può fare qualche esame particolare o se c’è qualche farmaco più specifico. Grazie

Risposta

La tosse irritativa può essere in qualche caso un modo di esprimersi dell’asma. L’asma (definita anche come “iperreattività” o “iperresponsività” bronchiale) può associarsi alla fibrosi cistica(1). I sintomi dell’asma, come la tosse secca, e delle infezioni respiratorie associate alla fibrosi cistica possono essere molto simili e non è facile distinguerli.

Sono a favore della presenza di un sottofondo asmatico:

a) la presenza dello stesso problema e di allergie nei famigliari;

b) la presenza di sintomi allergici, come l’eczema o la rinite e congiuntivite stagionali;

c) la presenza di respiro “sibilante”, che scompare o si avvantaggia dalla somministrazione di farmaci broncodilatanti.

Due sono gli esami che possono aiutare ad inquadrare il problema:

a) le prove allergiche per evidenziare se è presente allergia ad antigeni inalanti e/o alimentari;

b) se fattibile, l’esecuzione delle spirometrie sempre prima e dopo l’inalazione di un broncodilatatore per valutarne la risposta (una apprezzabile e significativo effetto del broncodilatatore è a favore della presenza di un sottofondo asmatico).

Nel caso si concluda per la presenza di un sottofondo asmatico occorre valutare con il medico l’utilità di una terapia broncodilatante e cortisonica per via inalatoria. Non bisogna peraltro dimenticare che i sintomi possono essere sostenuti anche dall’infezione batterica e perciò la terapia antibiotica rimane una risorsa rilevante da considerare nel trattamento, specie se il trattamento antiasmatico per via inalatoria risultasse poco efficace.

Nel caso vi sia allergia occorre prendere i provvedimenti adeguati per la prevenzione e la cura dei sintomi.

Un aspetto particolare è rappresentato dall’allergia ad Aspergillo fumigatus. In questo caso possono esservi sintomi di tipo asmatico e “focolai” broncopneumonici sfumati e parailari. Oltre a documentare la presenza di allergia a questo micete, occorre monitorare il livello di IgE totali e delle IgE specifiche prodotte contro questo antigene. Nel caso di sintomi e/o di aumento evidente delle IgE è necessario un trattamento con cortisone per via generale. E’ utile inoltre monitorare periodicamente il livello delle IgE.

Queste considerazioni sono generali. Occorre descrivere al medico del Centro i sintomi con la maggior accuratezza possibile e la loro relazione con possibili fattori scatenanti. L’inquadramento della tosse secca ed irritativa non è semplice ed occorre procedere “per tentativi”, considerando diverse ipotesi diagnostiche ed anche terapeutiche.

1 – Balfour Lynn IA. Asthma in cystic fibrosis. J R Soc Med 2003; 96 (Suppl 43): 30-34

Dr. Cesare Braggion (Centro Regionale Veneto Fibrosi Cistica)


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