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15 Luglio 2013

Trasmissione di Pseudomonas aeruginosa a persona che ha ricevuto trapianto d’organo

Autore: Laura
Domanda

Buongiorno, sono una donna con fibrosi cistica, ho 48 anni e sono colonizzata da Pseudomonas aeruginosa dall’età di 20 anni. Da anni non ho grosse riacutizzazioni, la PCR è completamente negativa se non in fase di riacutizzazione, che capita raramente, tanto da esser stata anche 2 anni senza terapia in vena. Da qualche tempo ho conosciuto un uomo, al quale voglio molto bene, che è stato sottoposto a trapianto di cuore 4 anni fa. Sta bene ma durante un ricovero ospedaliero un medico gli ha sconsigliato di vedermi in quanto colonizzata da Pseudomonas. Lui ha fatto presente che in ospedale dove è seguito e dove lavora, lo Pseudomonas è presente ovunque. Inoltre non viviamo insieme ma ci vediamo sporadicamente. E’ davvero indispensabile che, per il suo bene, smetta di vederlo? Vi ringrazio per l’attenzione.

Risposta

E’ evidente che non possiamo dare alcun consiglio in merito: in questi casi le informazioni e i consigli più appropriati non possono che essere dati dal centro di cura specializzato in fibrosi cistica. Qui ci limitiamo a fare soprattutto delle considerazioni di buon senso.

Pseudomonas aeruginosa è effettivamente un batterio opportunista molto diffuso in natura. Esso attecchisce più facilmente e diventa più o meno virulento nelle persone che hanno qualche difetto di difese. Le persone con fibrosi cistica, notoriamente, ospitano facilmente nei loro polmoni questo batterio, perché la malattia comporta qualche difetto nelle capacità di rimuoverlo: in esse Pseudomonas può determinare una infezione respiratoria cronica e alla lunga il batterio può diventare più o meno resistente ai comuni antibiotici.

Le persone che hanno subito un trapianto d’organo (cuore compreso) debbono fare un trattamento costante con farmaci che deprimono più o meno le difese immunitarie, con lo scopo di impedire il rigetto dell’organo. Queste persone pertanto possono essere più o meno suscettibili di acquisire a qualche livello batteri patogeni: non conosciamo dati statistici su questo punto relativi al rischio di acquisire Pseudomonas aeruginosa nelle pesrone trapiantate di cuore, ma è utile sapere che questo è uno dei batteri che in un trapiantato potrebbero, seppur limitatamente, trovare spazio per una colonizzazione. I ceppi ospedalieri di Pseudomonas e quelli direttamente provenienti da una persona con infezione respiratoria cronica da Pseudomonas hanno poi delle caratteristiche di virulenza che meritano attenzione. Naturalmente la possibilità di trasmettere il batterio ad altra persona suscettibile dipende dalla natura e dalla durata dei contatti nonché dalle precauzioni di natura igienica che vengono adottate.

G.M.


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