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7 Novembre 2010

Trattare l’emottisi lontano da casa

Autore: Leonardo
Argomenti: Complicanze
Domanda

Buongiorno, vi scrivo per avere dei consigli o delle linee guida riguardo le emottisi, diurne e notturne, soprattutto quando questo accade al di fuori del solito ambiente familiare e quindi magari in vacanza o all’estero: cosa bisogna fare in questi casi e quali misure preventive è utile prendere? Grazie

 

Risposta

Sugli aspetti generali dell’emottisi in FC si veda la risposta del 30.03.05: Emoftoe (emottisi). Va ricordato che almeno il 4% dei malati CF sperimenta nella propria vita una qualche forma di emottisi (1). Vi sono recenti linee guida sul trattamento dell’emottisi, elaborate tra specialisti del Nordamerica (1) e recensite su questo sito in “Progressi di Ricerca” del 11.05.10: Linee guida per il trattamento delle complicanze polmonari FC: emottisi e pneumotorace. Alcuni suggerimenti di comportamento di fronte ad un episodio di emottisi si trovano nella domanda-risposta del 08.05.10: Cosa fare in caso di emottisi

Possiamo riassumere i suggerimenti principali derivati da esperienza e linee guida di letteratura (purtroppo di variabile consenso):

– Valutare l’intensità e la frequenza degli episodi di emottisi (semplici striature di sangue nello sputo, emottisi lieve (pochi cc), media (fino a 100-150 cc), massiva (oltre 100-150 cc): dall’intensità e frequenza possono derivare comportamenti adeguati.

– Le striature di sangue e l’emottisi lieve non richiedono particolare trattamento

– L’emottisi media o massiva richiede che si svuotino i bronchi dall’accumulo di sangue (posizione prona su letto o sedia o tavolo, con capo verso terra, con ampi respiri a bocca aperta fino a esaurimento del sanguinamento), usando solo tosse non forzata o raschiamento.

– La prima comparsa di emottisi (lieve, media o massiva) o una sua ricaduta è quasi sempre espressione di esacerbazione infettiva e richiede trattamento antibiotico

– Vanno sospesi gli eventuali farmaci antinfiammatori (ibuprofen e simili) in caso di emottisi media o massiva, almeno fino alla sua risoluzione: questi farmaci favoriscono in qualche misura il sanguinamento.

– La fisioterapia va provvisoriamente sospesa solo in caso di emottisi massiva.

– L’impiego di ventilazione non invasiva (Bi-Pap o simili) va sospesa solo in caso di emottisi massiva, almeno fino a sua risoluzione.

– Anche l’aerosol di soluzione salina ipertonica va sospeso provvisoriamente solo in caso di emottisi massiva (o anche media ?).

– Un episodio di emottisi media o massiva richiede contatto immediato con un servizio ospedaliero, specie se si tratta di primo episodio di tale entità.

– Una emottisi massiva importante che non risolve in breve tempo può far considerare la necessità in emergenza di embolizzazione delle arterie bronchiali

– Il ripetersi frequente di episodi di emottisi, anche se non massive, può far considerare l’opportunità di embolizzazione delle arterie polmonari

– Non vi sono farmaci che possano bloccare o prevenire l’emottisi, salvo che non vi sia un dimostrato difetto di coagulazione.

Il problema sollevato dalla domanda circa la condizione di emottisi lontano da casa, specie se in vacanza o all’estero, obbliga comunque a prendere in considerazione le indicazioni sopraelencate, compresa la necessità di conoscere e di avere recapiti di un servizio ospedaliero (meglio, ma non obbligatoriamente, se un Centro FC, comunque prossimo alla sede del paziente), da contattare nei casi di emergenza. Questo vale soprattutto per pazienti che hanno già sperimentato questa complicanza, specie con episodi massivi.

1. Flume PA, et al. Cystic fibrosis pulmonary guidelines: pulmonary complications: hemoptysis and pneumothorax. American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine Vol 182. pp. 298-306, (2010).

 

G. M.


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