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27 Marzo 2011

Volontari sani per la ricerca clinica

Autore: Laura
Argomenti: Varie
Domanda

Buongiorno. La mia è una domanda, forse, un po’ anomala. Un soggetto non affetto da FC può offrirsi volontario per aiutare la ricerca, magari facendo da (non mi piace la parola…)… “cavia” durante alcuni esperimenti? Potrebbe essere utile? Grazie

Risposta

Volontari non malati adulti vengono abitualmente reclutati negli studi clinici di fase I, prima di passare eventualmente ai malati. Si tratta di studi nei quali si vuole verificare se un farmaco che ha superato positivamente tutte le prove di laboratorio e sugli animali (studi preclinici), comprese le prove di eventuale tossicità, possa essere somministrato all’uomo senza significativi effetti collaterali. Ma soprattutto, questi studi di fase I servono a valutare come il farmaco in sperimentazione si distribuisca nell’organismo umano, quanto dura la su vita attiva, come viene assorbito, immagazzinato, eliminato, etc. Tutto questo serve per poter provare in seguito il farmaco nei malati secondo gli obiettivi di cura che si intende affidare al farmaco stesso. Questi studi sono realizzati di solito da compagnie farmaceutiche che rendono pubblica la loro domanda. Se una persona adulta intende offrirsi per una tale collaborazione potrebbe comunicarlo al centro di cura.

Va detto che volontari sani sono talora utili anche per studi di comparazione con soggetti malati, quando si vogliano valutare i livelli di alcune sostanze dell’organismo o quando si vogliano comparare con i malati parametri di funzione respiratoria o cardiaca o metabolica o altro. Sono utilizzati soggetti sani anche quando si intendono studiare programmi di allenamento allo sforzo o di riabilitazione più in generale. Anche in tali casi è utile che chi è disponibile lo comunichi al centro di cura.

G.M.


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