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10 Novembre 2005

Vomito di muco in un ragazzo di 10 anni

Autore: Franco
Argomenti: Sintomi
Domanda

Da cosa può dipendere che un ragazzo di 10 anni, quando ha tosse, vomiti muco?

Risposta

Come al solito, è difficile dare una risposta pertinente con così scarse informazioni. Il medico curante è il riferimento informativo più indicato. Tuttavia la domanda ci dà l’occasione di dare una breve informazione generale su che cosa può significare l’emissione di muco o catarro sotto forma di vomito in presenza di tosse.

Innanzitutto ci sono bambini o ragazzi (più bambini piccoli che ragazzi) che, per varie ragioni, hanno una spiccata facilità al vomito. In questi casi, che vanno comunque indagati, la tosse finisce con l’essere un evento che eccita facilmente il centro cerebrale del vomito: una specie di ipereccitabilità individuale al vomito. Lo stomaco, anche a digiuno, contiene materiale mucoso. Va detto però che il vomitare con la tosse dopo i 3-4 anni di età richiede sempre una particolare attenzione per escludere problemi importanti.

Una malattia che si accompagna spesso a tosse con vomito di materiale mucoso è la pertosse (comporta una tosse tipica accessuale a cascata, con stridore inspiratorio).

La dilatazione di uno o più bronchi, che va sotto il nome di “bronchiettasia”, comporta infezione del muco stagnante in quel bronco (che è diventato come una sacca): tale muco può ogni tanto venire emesso con colpi di tosse, e quando la raccolta di muco è abbondante, specie se purulenta, lo svuotamento avviene con tosse e vomito. In questi casi si parla di “vomica” (un misto di espettorazione e vomito). Un tempo era tipica anche della tbc polmonare con cavitazioni (tisi). Una tale situazione si può riscontrare negli stadi avanzati della fibrosi cistica ed analoga manifestazione si può avere nei rari casi di cisti polmonari o di altre malformazioni broncopolmonari.

Il ripetersi o il protrarsi di tosse con vomito richiede sempre un approfondimento diagnostico per escludere problemi rilevanti di fondo, anche se nella maggior parte dei casi si sarà trattato solo di un sintomo innocente.

G. M.


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