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14 Giugno 2006

In lista d’attesa per trapianto polmonare FC: fattori di maggiore o minore rischio per la vita

14/06/2006 - Dr Graziella Borgo

Può arrivare per un malato FC il momento in cui si trova a valutare la possibilità del trapianto polmonare. Alcune ricerche hanno cercato di stabilire quale sia davvero “il momento” giusto perché questa strada sia proposta da parte dei medici al malato. Sono stati studiati alcuni fattori di previsione della durata della vita, in relazione allo stadio che la malattia ha raggiunto; di questi viene fatto una valutazione ragionata, in modo che la proposta non sia fatta da parte dei curanti né “troppo presto” né “troppo tardi”. In entrambi i casi le implicazioni sarebbero pesanti e il bilancio costi benefici non sarebbe vantaggioso. Se poi il malato decide per il trapianto e viene inserito in lista d’attesa, altri fattori ancora possono influire sull’esito positivo di quest’attesa, vale a dire sulla possibilità di arrivare al trapianto. Quali sono?

Per saperlo un gruppo di ricercatori americani e canadesi (1) ha studiato l’andamento e gli eventi verificatisi in tutti i malati inseriti in lista d’attesa dal gennaio 1990 al dicembre 2002 presso il Centro Trapianti di Stanford, California (uno dei centri con la massima esperienza nel mondo). Rispetto ad un totale di 342 malati FC inseriti nella lista d’attesa, ne sono arrivati al trapianto 215; 78 non ce l’hanno fatta e sono purtroppo deceduti prima del trapianto; 34 erano ancora da trapiantare al momento della chiusura dello studio, 16 sono stati rimossi dalla lista per ragioni non riguardanti la malattia FC.

I fattori clinici che, fra i tanti esaminati, si sono rivelati capaci di influenzare negativamente la possibilità di arrivare al trapianto, sono stati: un livello di funzionalità respiratoria molto basso (FEV1 inferiore al 30% del predetto), un aumento elevato dell’anidride carbonica nel sangue (ipercapnia superiore a 50 mmHg) e, dato che fa riflettere, una bassa statura, indice molto sensibile dell’andamento dello stato nutrizionale del malato soprattutto in alcuni periodi critici della vita (infanzia, adolescenza). Non influenti la presenza di batteri come la Burkolderia Cepacia o di diabete secondario a FC.

Due fattori hanno influito positivamente: il primo è che il malato abbia fatto riferimento e sia stato inserito in lista d’attesa da parte di un Centro FC “accreditato”. Negli USA (in cui si contano circa 30000 malati FC) esistono 117 Centri accreditati come Centri specialistici per FC, in Canada 38. I malati inseriti in lista da Centri non accreditati sono stati quelli che avevano anche i più bassi valori di funzionalità respiratoria; secondo gli autori della ricerca questo può riflettere un più tardivo riconoscimento della gravità della situazione da parte di operatori e strutture non specializzate.

Il secondo fattore è l’epoca in cui il malato è stato messo in lista: se è stato dopo il 1996, le probabilità di riuscire ad arrivare al trapianto sono state molto maggiori di prima. Questo può essere messo in relazione sia con il miglioramento generale della durata della vita dei malati FC sia con l’individuazione di criteri clinici più affidabili per decidere il momento in cui proporre il trapianto.

1) Belkin RA et all “Risk factors for death of patients with cystic fibrosis awaiting lung transplantation” Am J Respir Crit Care Med 2006; 173 : 659-666