Sei in Home . La Ricerca . Progressi di ricerca . L’aerosol con rhDNase è più efficace se somministrato prima della fisioterapia

18 Settembre 2007

L’aerosol con rhDNase è più efficace se somministrato prima della fisioterapia

G. M.

la somministrazione di farmaci per aerosol diventa sempre più centrale nel trattamento della fibrosi cistica, così come rimane centrale il trattamento di rimozione dei secreti attraverso varie modalità di fisioterapia respiratoria. Vi è tuttavia ancora incertezza su quando convenga somministrare l’aerosol in rapporto alla fisioterapia. Questo appare importante soprattutto per farmaci come rhDNase (pulmozyme) che hanno effetto fluidificante sulle secrezioni bronchiali.

Un recente studio di un gruppo danese di Rotterdam (1) ha cercato di valutare se era preferibile la somministrazione prima o dopo fisioterapia, misurando la sua efficacia su un parametro di funzionalità respiratoria che esprime il livello di apertura delle vie aeree periferiche, il MEF25%.

Lo studio è stato condotto su 24 pazienti CF con situazione respiratoria solo modestamente compromessa, suddivisi in due gruppi, di età media 11 e 13 anni, in condizioni cliniche stabili. Tutti i pazienti erano già da tempo in trattamento continuativo con pulmozyme. Il 1° gruppo riceveva pulmozyme 30 minuti prima della fisioterapia e un aerosol di placebo subito dopo la fisioterapia per 3 settimane; lo stesso gruppo aveva il trattamento invertito nelle 3 settimane successive. Il 2° gruppo riceveva placebo prima della fisioterapia e pulmozyme dopo fisioterapia nelle prime 3 settimane, e viceversa nelle 3 settimane successive.

L’esito sulla funzionalità respiratoria, misurata con il parametro MEF25% (il flusso aereo a livello del 25% della capacità vitale forzata) dopo 3 settimane di trattamento, ha privilegiato significativamente il trattamento con rhDNase somministrato 30 minuti prima della fisioterapia. Va ricordato che i 30 minuti sono il tempo necessario affinchè il farmaco raggiunga il suo massimo effetto di frammentazione delle fibre di DNA che rendono viscoso il secreto bronchiale purulento. L’effetto misurato con MEF25% starebbe a dimostrare che il farmaco, integrato con fisioterapia con queste modalità di tempo, renderebbe più permeabili le vie aeree periferiche. Non sono chiare le ragioni del dimostrato vantaggio del prima sul dopo: è probabile che la rimozione del muco dalle grandi vie aeree per mezzo della fisioterapia, facilitato dall’azione fluidificante di rhDNase, consenta una migliore penetrazione del farmaco alle vie aeree periferiche.

Non sappiamo se un tale vantaggio possa estendersi anche a pazienti con condizioni respiratorie più compromesse.

1. van der Giessen LJ, et al. RhDNase before airway clearance therapy improves airway patency in children with CF. Pediatr Pulmonol 2007;42:624-630

18 settembre 2007