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29 Settembre 2005

Metodi contraccettivi nelle donne FC

30/09/2005 - Dr. Graziella Borgo

In un recente lavoro sulla salute sessuale degli adolescenti affetti da fibrosi cistica è affrontato in particolare l’argomento della contraccezione nelle donne FC. Negli ultimi tempi sono state prodotte varie ricerche sulla possibilità della donna FC di avere figli; ma non è da dimenticare la sua possibilità di avere una normale vita sessuale senza correre il rischio di una gravidanza non programmata. Dato che la donna FC è nella maggioranza dei casi fertile, se vuole evitare una gravidanza non programmata è necessario che adotti un metodo contraccettivo.

Gli autori hanno fatto una ricerca di quanto pubblicato in tema di contraccezione FC attraverso le maggiori fonti di consultazione (MedLine, PubMed, Embase, Cochrane) e hanno constatato che i lavori pubblicati sono pochi, che questi pochi esprimono talora opinioni contrastanti e che non esistono specifiche linee-guida sull’argomento. Perciò essi lo affrontano rifacendosi ai “Criteri di indicazione medica all’uso dei contraccettivi” nelle donne sane, delineati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Questi criteri, costruiti in base ad una valutazione del rapporto “rischi/benefici” di ogni metodo contraccettivo, sono applicati agli specifici problemi che una donna FC può presentare.

Emerge dalla rassegna che non c’è un particolare metodo contraccettivo controindicato o raccomandato per la donna FC. C’è un certo orientamento prevalente verso l’uso della “pillola” (contraccettivo estroprogestinico per bocca = “pillola”), ma la raccomandazione è di valutare questo e gli altri metodi esistenti (ormoni iniettabili, dispositivi intrauterini, metodi di barriera) in funzione delle particolari espressioni della malattia che una donna FC può presentare; inoltre, come per tutte le altre donne, in relazione al tipo di vita sessuale, allo stile di vita, alle caratteristiche della personalità.

Gli argomenti che si oppongono all’uso delIa “pillola” nelle donne FC sono la frequente presenza di colelitiasi, il concomitante uso di antibiotici e il rischio di tromboembolismo. L’assunzione di antibiotici ad ampio spettro per brevi periodi così come quella di antibiotici particolari, (ad esempio la rifampicina) che provocano un fenomeno detto di “induzione enzimatica”, possono diminuire l’efficacia della pillola: il rischio non è teorico, dal momento che sono segnalati anche in donne FC casi di gravidanze non programmate avvenute in queste circostanze. E il rischio di tromboembolismo deve essere tenuto in particolare considerazione nelle donne che sono portatrici di cateteri venosi ad impianto centrale. Queste condizioni vengono esaminate in dettaglio e viene suggerito come affrontarle sul piano contraccettivo

Vengono presi poi in considerazione altri due problemi particolari delle donne FC: l’ipertensione polmonare, legata ad uno stato di importante compromissione dei polmoni, e l’osteoporosi. In presenza di queste condizioni vi è il suggerimento di usare al posto della pillola “combinata”a base di estrogeni e progesterone quella che contiene solo progesterone.

Infine viene trattato il problema della contraccezione d’emergenza (la “pillola del giorno dopo”), applicabile nelle donne FC con le stesse modalità e gli stessi dosaggi con cui viene applicata nella altre donne.

Roberts S, Green P. “The sexual health of adolescents with cystic fibrosis “. J R Soc Med 2005; 98: 7-16