La compagnia farmaceutica Pharmaxis informa a fine aprile 2012 che il farmaco Bronchitol (mannitolo) ha avuto l’approvazione dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) per la sua commercializzazione in Europa. Lo stesso prodotto invece non ha ancora ricevuto l’approvazione della Food and Drug Administration (FDA) americana. Ricordiamo che il Bronchitol è il nome commerciale di una formulazione di mannitolo proposta per l’inalazione in polvere secca con apposito strumento portatile. Il mannitolo è una sostanza della famiglia degli alcol zuccheri, come ad esempio sorbitolo e xilitolo, che ha la caratteristica di richiamare e trattenere acqua per un suo notevole effetto osmotico. Vedere anche su questo sito la risposta del 07.12.06 (Mannitolo: un alcool-zucchero per fluidificare le secrezioni). Per questo effetto è stato impiegato in medicina soprattutto come diuretico (per via endovenosa) ed anche come lassativo intestinale. Un tale effetto è stato pensato utile anche per trattenere acqua nelle secrezioni bronchiali, con azione quindi fluidificante e facilitante la loro rimozione.
Di un primo trial clinico di fase III, condotto prevalentemente in Europa abbiamo prodotto un commento su questo sito in “Progressi di Ricerca” del 11.05.11 (Mannitolo inalato come polvere secca: studio di efficacia e tolleranza in pazienti FC). In quel commento si faceva rilevare che il farmaco era abbastanza ben tollerato ma che gli effetti clinici sul’evoluzione della bronco pneumopatia FC risultavano modesti.
Questo nuovo studio internazionale, recentemente pubblicato (1), è stato condotto da altri ricercatori in parecchi centri europei e nordamericani su 318 pazienti FC di almeno 6 anni di età per un periodo molto più lungo (52 settimane). Il gruppo “trattato” (192 pazienti) riceveva, con il metodo del doppio cieco, due volte al giorno l’inalazione di 400 mg di mannitolo polvere mentre il gruppo “controllo” riceveva due inalazioni di 50 mg di mannitolo (la bassa dose di mannitolo era adottata come “placebo”) per 26 settimane. Alla fine di questo periodo entrambi i gruppi continuavano l’inalazione di 400 mg del farmaco due volte al giorno per altre 26 settimane, ma non più in cieco.
Il gruppo “trattato” aveva un miglioramento medio di FEV1 in valore assoluto di 105 ml (8,2% rispetto al valore di partenza). Ma il valore di FEV1% nel gruppo trattato risultava in media superiore solo del 3,75% rispetto al gruppo controllo. Nella seconda fase dello studio, quella in “aperto”, in cui entrambi i gruppi ricevevano la doppia inalazione di 400 mg, i risultati sulla FEV1 in valore assoluto erano simili: un incremento medio rispettivamente di 84 e di 87 ml di FEV1 rispetto ai valori basali. Gli effetti collaterali valutati non erano diversi nei due gruppi ma non erano diversi nemmeno i dati microbiologici ricavati dagli esami batteriologici dell’espettorato.
In conclusione, questo farmaco idratante le secrezioni bronchiali un certo effetto clinico sulla funzione respiratoria mediamente lo mostra ma a noi sembra piuttosto modesto per vederne un supporto determinante alla rimozione delle secrezioni bronchiali. Facciamo anche fatica a vedere quale sia il suo spazio di impiego, nell’ambito della terapia “mucolitica”, rispetto a soluzione salina ipertonica o pulmozyme (vedere anche in Progressi di Ricerca del 14.01.10 Mannitolo a confronto con DNAse per aerosol in FC). Certamente Bronchitol ha il vantaggio di un tempo breve di inalazione, per di più con un inalatore portatile.
1. Aitken M, et al. Long-ter invale dry powder mannitol in cystic fibrosis. An international randomized study. Am J Respir Crit Care Med. 2012;185:645-652