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6 Ottobre 2004

Pseudomonas aeruginosa. Una comunità di batteri che si difendono contro l’ospite con un sofisticato sistema

Fondazione

Vale la pena segnalare questo articolo (1) di messa a punto sullo stato delle conoscenze relative ad un meccanismo importante, che assicura alla Pseudomonas aeruginosa la permanenza nell’albero bronchiale del paziente FC e ne favorisce la virulenza nei confronti dell’ospite, in quanto esso apre anche delle nuove prospettive di trattamento mirato ad un bersaglio nuovo, il quorum sensing.

È noto che Ps aeruginosa è un batterio cosiddetto opportunistico, in grado di infettare solo l’ospite con difetto di difese (come in fibrosi cistica, ustioni, AIDS). Per attuare il piano di infezione Ps aeruginosa produce una enorme quantità di cosiddetti fattori di virulenza. Molti di questi sono regolati dal sistema quorum sensing. È questo un meccanismo per cui un batterio produce delle piccole molecole diffusibili, chiamate AHL, che vengono riconosciute e captate dai batteri circostanti. Quando la concentrazione di queste molecole aumenta oltre una soglia critica, a causa dell’aumento del numero di batteri, i livelli di queste molecole entro le cellule sono sufficienti a indurre l’attivazione di geni di virulenza, prima silenti, entro il batterio. Tra i fattori generati da questi geni figurano quelli che inducono la formazione di biofilm, cioè quella sostanza mucoide che protegge gli aggregati batterici (colonie) contro le difese dell’ospite e anche contro gli antibiotici, in una sorta di resistenza armata. Il quorum sensing è dunque un meccanismo di comunicazione tra batteri che li abilita ad agire come comunità nella regolazione di espressione genica. Questo sistema conferisce ai batteri un vantaggio selettivo sulle difese dell’ospite ed è pertanto fondamentale per lo sviluppo della malattia polmonare.

Sono in corso numerosi studi mirati a individuare criteri per colpire questo vitale sistema del batterio, il quorum sensing, un sistema basato a sua volta su geni batterici capaci di produrre le molecole diffusibili AHL. Le strategie possibili sono: l’impiego di molecole innocue simili alle AHL ma antagoniste e competitive con queste, l’uso di inibitori specifici delle molecole diffusibili (furanoni alogenati), l’impiego di anticorpi contro le AHL, quello di enzimi che le degradano e infine l’impiego di sostanze che inibiscono l’espressione dei geni del quorum sensing (tra queste speciali nucleotidi antisenso). È possibile che in futuro qualcuno di questi approcci farmacologici, oggi studiati con risultati interessanti sugli animali, possano rappresentare un’alternativa agli antibiotici tradizionali per attaccare Ps aeruginosa e in particolare i suoi ceppi multiresistenti.

  1. Smith RS, Iglewski BH: “Pseudomonas aeruginosa quorum sensing as a potential antimicrobial target”. J Clin Invest 2003;122:1460-1465