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14 Giugno 2006

Una revisione critica delle strategie di fisioterapia nella fibrosi cistica

Ci sembra meritevole di attenzione questa recente sintesi degli studi sinora attuati su diversi approcci alla terapia fisica della fibrosi cistica. Si tratta di una rassegna di 5 revisioni sistematiche già fatte da gruppi Cochrane. La “Cochrane Library” è una grande iniziativa che identifica, su tematiche circoscritte, gli studi clinici condotti con criteri di accettabile rigore metodologico, per compararli e ricavare una valutazione dei risultati che forniscano evidenza o meno di efficacia clinica. E’ il caso della terapia fisica in fibrosi cistica, che annovera in questa revisione 51 studi complessivamente.

La revisione 1 analizza gli studi che comparano l’applicazione di trattamenti atti a drenare le secrezioni bronchiali verso la non applicazione. Sono 6 studi che, nell’insieme dimostrano chiari benefici nel breve termine, mentre non consentono conclusioni sui benefici a lungo termine.

La revisione 2 considera 15 studi che confrontano l’efficacia del trattamento classico di drenaggio posturale con percussioni e vibrazioni verso altre forme di drenaggio delle vie aeree. Nel loro insieme questi studi hanno dimostrato che il drenaggio posturale classico è efficace almeno quanto altre forme di detersione delle vie aeree; tuttavia i pazienti tendono a preferire tecniche che promuovono l’indipendenza da quelle di drenaggio posturale classico.

La revisione 3 considera 20 studi che confrontano la tecnica PEP (pressione espiratoria positiva posta alla bocca, tramite maschera o boccaglio) con varie altre tecniche di fisioterapia respiratoria. Si tratta di studi di breve o medio o lungo termine e nel loro insieme dimostrano che la tecnica PEP è efficace perlomeno quanto altre tecniche di detersione delle vie aeree.

La revisione 4 considera 3 studi che confrontano l’efficacia di drenaggio delle vie aeree ottenuta con l’ausilio di uno strumento di ventilazione non invasiva (quello impiegato per lunghi periodi nel trattamento dell’insufficienza respiratoria in malati neuromuscolari ma anche in malati CF) mediante maschera facciale rispetto al trattamento drenante senza impiego dello strumento. Negli studi a breve termine la ventilazione non invasiva, applicata in sedute di breve periodo, è più efficace di altre tecniche di fisioterapia drenante in pazienti con malattia più grave che hanno difficoltà a liberarsi dalle secrezioni bronchiali. Non si conosce invece l’efficacia di questa tecnica nel lungo termine.

La revisione 5 compara l’efficacia drenante dell’esercizio fisico (mediante training sia aerobico che anaerobico) nei confronti della non pratica di esercizio fisico. Si tratta di 7 studi che dimostrano sia nel breve che nel lungo termine qualche beneficio dell’esercizio fisico. Tuttavia non vi è evidenza alcuna per cui si possa sostenere o rifiutare l’idea che meriti sostituire l’esercizio fisico alle sedute di drenaggio delle vie aeree.

Da questa ottima sintesi di importanti revisioni sistematiche Cochrane sulla fisioterapia respiratoria, si ricava l’idea generale che la fisioterapia è in linea di massima utile e vantaggiosa nella fibrosi cistica, ma che non c’è una tecnica di efficacia superiore ad altre. Ciò che sembra ragionevole, in base a questi studi, è che a ciascun paziente venga proposta la tecnica o le tecniche che più si adattano alla sua condizione clinica, al suo gradimento, alla fattibilità e al suo regime di vita, favorendo le scelte che consentano il massimo di autonomia e di indipendenza.

1) Bradley JM, et al. “Evidence for physical therapies (airway clearance and physical training) in cystic fibrosis: An overview of five Cochrane systematic reviews. Respiratory Medicine” 2006;100:191-201