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6 Febbraio 2024

Vertex presenta alcuni risultati sulla nuova combinazione di molecole vanzacaftor/tezacaftor/ deutivacaftor per la fibrosi cistica

Ieri l’azienda Vertex Pharmaceuticals ha rilasciato un comunicato stampa (qui) su un nuovo trattamento per la fibrosi cistica, nato dalla combinazione di tre molecole, vanzacaftor, tezacaftor e deutivacaftor.
Le informazioni rilasciate riguardano i risultati di tre studi clinici di fase 3, chiamati SKYLINE 102, SKYLINE 103 e RIDGELINE 105. I primi due hanno coinvolto persone con FC a partire dai 12 anni con almeno una mutazione F508del o una mutazione responsiva a Kaftrio e avevano l’obiettivo di analizzare l’efficacia di vanzacaftor/tezacaftor/deutivacaftor in un trattamento di 52 settimane per dimostrare la non-inferiorità di questa nuova triplice combinazione rispetto al Kaftrio. Il vantaggio di questi studi è che sono stati condotti per 52 settimane, a differenza delle 24 settimane delle analisi condotte sul Kaftrio.
Lo studio RIDGELINE 105, invece, ha coinvolto bambini con FC di età compresa tra 6 e 11 anni con almeno una mutazione responsiva al Kaftrio ed era volto a valutare principalmente la sicurezza di vanzacaftor/tezacaftor/deutivacaftor in un trattamento di 24 settimane.
Tutti i partecipanti hanno ricevuto inizialmente e per almeno 4 settimane il farmaco Kaftrio per stabilire un valore basale per la funzionalità polmonare, il cloro sudorale e altri parametri di efficacia.

Dai dati diffusi da Vertex, la nuova combinazione si è dimostrata efficace nel ridurre i livelli di cloro nel sudore, in maniera addirittura superiore rispetto al Kaftrio, e nel migliorare la funzione polmonare (in termini di ppFEV1, indice di funzione respiratoria che indica il livello di pervietà delle vie aeree). Inoltre, in tutti e tre gli studi, il trattamento è stato ben tollerato dai partecipanti, con livelli di sicurezza analoghi a quelli del Kaftrio.

I risultati non sono ancora stati pubblicati sulle riviste scientifiche internazionali: è importante attendere la presentazione di tutti i dati raccolti per definire nel dettaglio il profilo di sicurezza della nuova combinazione. Vertex intanto prevede di presentare domanda di autorizzazione per vanzacaftor/tezacaftor/deutivacaftor sia alla FDA americana che all’europea EMA entro la prima metà del 2024.