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3 Novembre 2016

I rischi di trasmissione batterica tra persona con FC e persona immunodepressa per trapianto d’organo

Autore: Roberta
Domanda

Buonasera, vorrei porvi una domanda alquanto seria su una questione delicata. Vorrei sapere se una persona immunodepressa per trapianto d’organo (con batterio Klebsiella) possa avere una convivenza con una persona affetta da FC (con batterio Pseudomonas), e magari quali precauzioni devono essere prese. Ringraziando in anticipo, porgo cordiali saluti.

Risposta

Comprendiamo la serietà e la delicatezza del problema posto e la drammaticità delle scelte che esso comporta. Pensiamo che ciò che si dovrebbe fare è parlarne apertamente con i medici curanti che si occupano delle due persone malate. Qui dobbiamo limitarci a esporre concetti generali riguardanti il problema.

Una persona con fibrosi cistica che abbia una colonizzazione broncopolmonare da Pseudomonas aeruginosa solo eccezionalmente può trasmettere tale batterio a persone sane, anche in condizioni di stretta vicinanza o convivenza. Questo batterio infatti, abitualmente innocuo, è facilitato a infettare, diventando virulento, soggetti con qualche difetto di difese, locali o generali. Nella fibrosi cistica la condizione di difetto di difesa è data dalla difficoltà, tipica della malattia, di liberare le vie aeree dai batteri che possono essere inalati: Pseudomonas aeruginosa (ma anche altri) è tra i più frequentemente in causa. Questo batterio può trovare facile terreno di attecchimento (non solo a livello broncopolmonare) anche in soggetti con difetto di difese immunitarie (immunodepressi) o per ragioni costituzionali o per trattamento con farmaci immunosoppressori, come è il caso delle persone che hanno avuto trapianto d’organo. D’altro canto va considerata anche la possibilità, meno marcata, che il batterio Klebsiella pneumoniae, citato nella domanda, possa essere trasmesso, colonizzandola, alla persona con fibrosi cistica.

G. M.


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