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11 Febbraio 2010

Alimentazione in FC con insufficienza pancreatica

Autore: Davide
Domanda

Salve, vorrei cortesemente sapere quale tipo di dieta è raccomandata in FC all’età di 27 anni con insufficenza pancreatica? grazie

Risposta

Come noto, l’insufficienza pancreatica in fibrosi cistica comporta una assai ridotta digestione degli alimenti (grassi e proteine in particolare). A questo consegue un ridotto assorbimento intestinale delle sostanze nutritive, che necessitano, per essere assorbite, di essere prima ridotte a sostanze semplici per mezzo della digestione enzimatica. In definitiva, si avrà un ridotto apporto di calorie all’organismo, che vengono perdute in gran parte con le feci. L’assunzione in giusta dose e in tempi appropriati degli enzimi pancreatici assicura in genere l’utilizzo in gran parte (con eccezioni) delle calorie introdotte con l’alimentazione. Tuttavia una certa quota di calorie viene sempre o assai spesso perduta nonostante gli enzimi, mentre la presenza di malattia polmonare e qualche particolarità del metabolismo del paziente FC, non ancora ben nota, comporta un maggior consumo calorico rispetto al normale. Questo fa si che il fabbisogno calorico di una persona con FC sia più elevato che di norma: dal 20 al 50% in più a seconda delle condizioni polmonari. L’inappetenza che spesso accompagna le complicanze della malattia (l’infezione e l’infiammazione respiratoria in particolare), unita talora ad una scarsa palatabilità dei cibi, può rendere difficoltosa l’assunzione calorica raccomandata. Come superare questo impatto? Non esiste una dieta specifica per le persone con FC, ma vi sono alcune raccomandazioni ispirate ai concetti poco sopra enunciati:

– Assumere correttamente gli enzimi pancreatici, anche nelle merende o negli spuntini extra pasti principali.

– Se i pasti principali (almeno 3 al giorno, con prima colazione ricca) non sono abbastanza consistenti, bisogna ricorrere a merende e spuntini extra (a metà mattinata, nel pomeriggio e a sera prima di coricarsi).

– L’alimentazione deve essere molto varia ed equilibrata, con componenti proteiche (pesce, carne, latte, formaggi, uova) e carboidrati (alimenti a base di farinacei ma anche di zuccheri semplici), ma soprattutto ricca di grassi, specie di origine vegetale. I grassi consentono di assumere più calorie a parità di peso di alimento: un grammo di grasso fornisce 9 calorie, mentre un grammo di zucchero o di amido ne fornisce 4 ).

– Privilegiare i grassi significa non disdegnare di condire bene i cibi, specie con olio d’oliva e con una quota di olio di semi, che sono ricchi di acidi grassi essenziali (girasole e mais in particolare). Il pesce è in genere ricco di grassi essenziali importanti, come gli omega-3.

– Va curata l’assunzione di frutta e verdura, sia fresca che cotta, per l’apporto equilibrato di sali minerali, vitamine, bioflavonoidi e altre sostanze antiossidanti. Un sufficiente apporto di fibre vegetali aiuta a mantenere regolarità dell’intestino, prevenendone la costipazione e le ostruzioni.

– L’attività fisica sostenuta richiede di rinforzare l’alimentazione e anche di assumere un supplemento di sale per compensarne le perdite con il sudore. L’abitudine ad assumere cibi un po’ più salati che di norma non dovrebbe creare preoccupazione.

G.M.


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