Sei in Home . Informati . Domande e Risposte . Con i potenziatori di CFTR mutata può essere sufficiente agire su una sola mutazione

27 Ottobre 2011

Con i potenziatori di CFTR mutata può essere sufficiente agire su una sola mutazione

Autore: Silvia
Argomenti: Nuove terapie
Domanda

In mio figlio FC sedicenne sono presenti la mutazione T338I e la delezione degli esoni 22,23,24 (quest’ultima recentemente individuata). La genetista ci ha detto che ancora non sanno che tipo di proteina CFTR facciano produrre le delezioni, quale sia in sostanza il difetto indotto. Quindi non possiamo sapere se i farmaci “potenziatori” potrebbero agire positivamente nei loro riguardi. Dato il suo stato di salute e la condizione di sufficienza pancreatica (si suppone dipenda dall’altra mutazione T338I di classe 4) e’ piu’ che probabile, secondo me, che una certa quantita’ di proteina CFTR (quanta?) in qualche modo arrivi a collocarsi sulla membrana della cellula. Supponendo che la grande delezione non produca CFTR funzionante, non potrebbe essere sufficiente correggere o potenziare la CFTR prodotta dall’ altra mutazione, che secondo uno studio (http://www.jpeds.com/article/S0022-3476(95)70310-1/abstract), sembra essere molto mild per avere un miglioramento tale da avvicinarsi allo stato di non FC? Esiste un’ analisi, (e se esiste dove posso farla), escludendo il potenziale nasale che mi è stato sconsigliato per l’invasivita’, che sappia dirmi quanta CFTR funzionante producano le 2 mutazioni insieme? Quali dei medicinali in via di sperimentazione potrebbero essere utilizzati con queste mutazioni? E infine, è vero, come mi è stato ventilato in ambienti medici, che quando questi medicinali saranno disponibili in Italia, sarebbe conveniente essere in cura in un centro di riferimento regionale piuttosto che in un centro minore o d’appoggio, dove potrebbero arrivare dopo molto tempo? Grazie per il lavoro che fate.

Risposta

Si suppone che la mutazione T338I appartenga alla classe IV delle mutazioni, e si ritiene che le mutazioni di classe IV producano una proteina CFTR che non ha il problema di arrivare sulla membrana cellulare, dove invece è già collocata, ma presenta piuttosto un difetto di “conduttanza”. Con questo termine si indica la permeabilità della proteina agli ioni cloro: se la conduttanza è diminuita il passaggio degli ioni cloro è ridotto (ma non mancante del tutto). Si dice, infatti, che la proteina CFTR delle mutazioni di classe IV ha una funzione “residua” (ma non assente). E per questo si ipotizza che i potenziatori possano agire anche su questa classe di mutazioni probabilmente “potenziandone” anche la conduttanza. Obiettivo è arrivare al livello di un 15-20% di proteina normalmente funzionante, che si pensa sia in grado di prevenire la comparsa di sintomi. E questo livello potrebbe essere ottenuto, con potenziatori efficaci, anche agendo sulla proteina prodotta da una sola delle mutazioni presenti.

Per quanto riguarda il test dei potenziali nasali, a nostro avviso è un test “fastidioso” da eseguire, ma un ragazzo di 16 anni ben motivato potrebbe sicuramente tollerarlo: importante sarebbe eseguirlo nei pochi centri specializzati che lo sanno fare e lo sanno interpretare. E’ un test che può dare discrete informazioni sul livello di proteina CFTR funzionante (a livello della mucosa nasale) prodotta dal soggetto.

Per quanto riguarda la disponibilità dei nuovi farmaci, crediamo che quando fossero ufficialmente approvati dagli organi competenti e messi in commercio in Italia, arriverebbero ai centri di cura, grandi e piccoli, in egual misura e con gli stessi tempi.

G. Borgo


Se hai trovato utile questa risposta, sostieni la divulgazione scientifica

Dona ora