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20 Maggio 2008

Contenere il declino della funzione respiratoria nel malato FC

Autore: Rosanna
Domanda

Esistono, e quali potrebbero essere, gli accorgimenti da tenere quotidianamente (oltre alla fisioterapia respiratoria e all’antibiotico- terapia per aerosol) per ritardare il piu’ possibile il declino della funzione respiratoria nei malati di FC adulti? Ringrazio di cuore per la vostra sempre pronta disponibilita’.

Risposta

La funzionalità respiratoria dipende sostanzialmente dall’integrità delle strutture broncopolmonari. Nella fibrosi cistica il primo impatto per la funzione respiratoria è l’ostruzione da muco delle vie aeree, che riduce il flusso aereo sia in entrata che in uscita. L’infezione che si sovrappone all’ostruzione e quindi l’infiammazione delle pareti bronchiali e dei polmoni riducono l’elasticità dei bronchi e limitano in varia misura la disponibilità di spazi aerei (alveoli polmonari) per gli scambi gassosi, con possibilità di intrappolamento d’aria negli alveoli che non subisce ricambi. Gli spazi aerei si riducono per la loro graduale sostituzione con tessuto fibroso: una specie di reazione riparativa cicatriziale dei tessuti infiammati e danneggiati, che finisce con il limitare non solo gli spazi aerei ma anche l’elasticità e l’espansibilità del polmone stesso. I muscoli respiratori, tra cui soprattutto il diaframma, cercano di compensare gli ostacoli funzionali di bronchi e polmoni incrementando il loro lavoro, aumentando il loro volume e la loro forza, espandendo di più la gabbia toracica: ma il compenso può essere insufficiente e, alla lunga, i muscoli si fanno rigidi e poco elastici e la gabbia toracica pure si irrigidisce in quella forma gonfia (torace a botte) che poco concede al meccanismo di pompa o mantice necessario a far entrare ed uscire aria in misura sufficiente. I muscoli respiratori, che lavorano molto di più che di norma, e quindi consumano più energia, possono risentire anche sensibilmente dell’eventuale ridotto apporto calorico con l’alimentazione (che nell’individuo con FC deve essere più sostenuta rispetto alla media normale), possono risentire dell’inattività o della scarsa mobilità del paziente. Il graduale declino della funzione respiratoria riconosce questo concorso sinergico di cause.

Se teniamo presente questo quadro complesso e le varie cause che possono compromettere la funzione respiratoria, ne discende che le azioni di difesa contro il declino sono molteplici e vanno insieme organizzate:

– Rendere fluide le secrezioni bronchiali (mucolitici, aerosol)

– Liberare le vie aeree da secrezioni stagnanti (fisioterapia, tosse, espettorazione)

– Trattare correttamente l’infezione respiratoria: eradicare precocemente Pseudomonas aeruginosa alla prima comparsa, aerosol antibiotico continuo se infezione cronica, trattare le esacerbazioni acute o subacute fino al recupero della funzione respiratoria di partenza

– Curare una nutrizione sostenuta (con adeguato apporto di enzimi pancreatici)

– Attivare esercizi respiratori secondo suggerimenti personalizzati del fisioterapista

– Praticare attivamente e sistematicamente esercizio fisico, nella maniera più gradita: cammino, bici, nuoto ed ogni sport compatibile con le proprie attitudini. Ricordando che l’esercizio fisico generale si coordina armonicamente con quello dei muscoli respiratori, inducendo più respiro ed anche mobilizzazione delle secrezioni bronchiali.

G.M.


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