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29 Ottobre 2018

Il difficile problema delle varianti probabilmente innocenti e quello degli alleli complessi del gene CFTR nei test genetici di secondo livello

Autore: Stefania
Domanda

Buongiorno, innanzitutto vorrei ringraziarvi per le preziose informazioni che ci date. Mio figlio di 4 anni risultato negativo sia allo screening neonatale sia al test del sudore (completamente negativo) è stato sottoposto alle indagini genetiche di secondo livello a causa delle sue infezioni respiratorie ricorrenti. Dalle analisi è risultato portatore di 2 varianti missenso di incerto significato: K68T e Y1092H. Al momento ci hanno detto che l’esame non è conclusivo e che bisogna aspettare l’esito delle analisi fatte sui nostri campioni di sangue. Il genetista ci ha rassicurati dicendoci che c’è la possibilità che nostro figlio abbia ereditato entrambe le varianti da uno solo di noi e che, se così non fosse, comunque sarebbe una forma benigna. È corretto? Cercando tra i vari siti non ho trovato informazioni a riguardo e sinceramente la risposta del genetista non mi convince in quanto, da quello che ho capito, se si è portatori di 2 mutazioni si è malati. Grazie per l’attenzione.

Risposta

È possibile che le due varianti K68T e Y1092H siano entrambe collocate all’interno di una sola copia del gene CFTR (presente quindi su di uno solo della coppia dei due cromosomi numero 7). Così ipotizza il genetista e in questo caso K68T e Y1092H insieme costituirebbero un allele complesso: questo è il termine tecnico per definire la contemporanea presenza di due varianti nella stessa copia del gene CFTR . Il soggetto che possiede un allele complesso su di una sola copia del gene CFTR e nessuna mutazione nell’altra copia di CFTR, è portatore sano di un allele complesso.

Giustamente il genetista vuole conoscere il risultato dell’indagine nei genitori perché solo quella potrà stabilire se uno di loro è portatore dell’allele complesso [K68T][Y1092H], oppure se le due varianti sono presenti ciascuna in genitori diversi: uno portatore della  variante K68T e  l’altro della variante Y1092H. Se il bambino ha ereditato l’allele complesso [K68T][Y1092H] e non ha nessuna mutazione nell’altro gene CFTR, è portatore sano come il genitore che gliel’ha trasmesso. Se invece le varianti sono presenti una in un genitore e l’altra nell’altro, vuol dire che tutti e due i genitori sono portatori sani e allora il bambino ha ereditato da uno K68T e dall’altro Y1092H: in questo modo si troverebbe ad avere sul gene CFTR  di un cromosoma 7  la variante K68T e nell’altro gene sull’altro cromosoma 7  la variante Y1092H.

In questo caso sì ci sarebbe il rischio di malattia FC, se le varianti fossero patogene. Abbiamo cercato le varianti in questione nella letteratura scientifica internazionale e non abbiamo trovato informazioni, non ne abbiamo trovate nella banca dati del sito www.cftr2.org. Solo nel sito www.genetsikkdis.on.ca abbiamo trovato la segnalazione (fatta nel 1997 da ricercatori di Baltimora , fra cui l’illustre G.R.Cutting) dell’identificazione di Y1092H presente in un bambino di 9 anni con sintomi di asma  e test del sudore borderline. Non era stata trovata una seconda mutazione e il bambino non presentava batteri tipici di FC nelle vie respiratorie. Sono notizie veramente scarse e sarà molto difficile che la genetica possa dire qualcosa nel caso in cui il bambino avesse le due varianti su geni CFTR distinti, perché il loro significato molto probabilmente non è conosciuto; e semmai fossero patogeni i sintomi provocati molto verosimilmente sarebbero da lievissimi a modesti, stante anche la negatività del test del sudore e del test di screening neonatale in questo caso. In questi casi d’incertezza il nostro suggerimento per arrivare alla diagnosi è di dare molta maggiore importanza ai risultati del test del sudore e all’andamento clinico piuttosto che alla genetica che, da sola, può essere confondente. Questo del resto è il problema che comportano i test genetici di 2° livello quando vengono individuate (con il sequenziamento del gene) varianti che potrebbero non avere alcuna valenza patogena.

G. Borgo


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