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22 Aprile 2014

Difficoltà di diagnosi FC in un adulto con bronchiectasie

Autore: Maria
Argomenti: Diagnosi FC
Domanda

A seguito di problemi polmonari (bronchiectasie) insorti in età adulta a partire dai 30 anni di età, sotto il vostro consiglio mi sono rivolta al Centro Regionale Fibrosi Cistica della Lombardia per eseguire un esame genetico approfondito che comprendesse anche il sequenziamento del gene CFTR. Premetto che i test del sudore eseguiti in due centri diversi e accreditati mi avevano dato sempre il risultato negativo di 30. Una mutazione era stata trovata alcuni anni fa con il test di primo livello, la G542X, ora si è trovata una seconda mutazione o forse variante, la I980K e mi è stato detto che la diagnosi potrebbe restare un punto di domanda, dal momento che è una variante davvero rarissima. Intanto, ricercando su internet ho visto che un vecchio studio di 20 anni fa condotto in Francia, che aveva reclutato anche due pazienti con questa mutazione per problemi di CBAVD, dava per uno di loro un test del sudore di 40 mEq/L (era solo portatore?) e l’altro 90 mEq/L e oltre. Il sito internazionale di FC invece parla solo di quest’ultimo paziente francese che è certamente malato avendo il test così alto. Come posso avere maggiori certezze? Se questa persona è malata lo è per via di questa mutazione o per un’altra sconosciuta? Altra domanda: possibile che questa malattia sia rimasta silente per anni? Mai avuto neppure un raffreddore da bambina e adolescente.

Risposta

E’ vero che se il genotipo è composto da una mutazione conosciuta e una molto rara spesso è difficile arrivare ad una diagnosi certa, e che tutto è ancora più complicato se il test del sudore è negativo, come riferito in questo caso. Crediamo che qualche elemento capace di orientare la valutazione possa venire dalla “clinica” cioè dall’esame clinico complessivo del soggetto: sintomi, quadro polmonare, funzionalità respiratoria, batteriologia; ed esecuzione del test dei potenziali nasali, se non fatto finora. Oggi sappiamo che i casi di malattia FC con test del sudore negativo ci sono, sono forme molto “atipiche” di FC. In questo caso per esempio bisognerebbe ipotizzare che a livello cutaneo I980K producesse la sintesi di una quantità di CFTR tale da permettere un normale flusso di cloro e quindi dare un test del sudore normale. Invece a livello polmonare I980K si comporterebbe come una vera mutazione, la CFTR prodotta sarebbe insufficiente e questo porterebbe a segni consistenti di malattia polmonare (presenza di bronchiectasie).

Non ci sembra impossibile che una malattia FC rimanga “silente” per anni: ci sono dei sintomi che possono sfuggire, perché sono molto sfumati, perché diventano abituali senza che il soggetto se ne renda conto, perché per una serie di fattori ambientali, personali, ecc. la soglia dell’attenzione è troppo alta per coglierli. La tosse cronica per esempio può essere uno di questi sintomi. Ci sembrerebbe difficile pensare che si arrivi ad un quadro di bronchiectasie polmonari in maniera del tutto asintomatica, però forse per capire di più e quindi spiegare un decorso così atipico dovremmo avere maggiori informazioni. Il nostro consiglio è di rivolgersi ad un centro clinico FC, in particolare ad un Centro che abbia particolare competenza nel campo delle diagnosi di forme atipiche di FC.

G. Borgo


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