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8 Gennaio 2014

I correttori di CFTR-DF508, purchè sufficientemente potenti, potrebbero agire utilmente anche nei malati FC eterozigoti per DF508

Autore: Ivan
Argomenti: Nuove terapie
Domanda

Nel caso fossero scoperti nuovi correttori per la proteina CFTR-DF508, ne potranno beneficiare soltanto gli omozigoti DF508 o anche gli eterozigoti? Non mi è chiaro se basti correggere una sola delle due mutazioni (nel caso di eterozigosi). Cordiali saluti e buon anno.

Risposta

L’obiettivo delle terapie mutazione-orientate è quello di ottenere una funzionalità di CFTR che si avvicini al 25-30% della funzionalità normale: questa quota è ritenuta sufficiente a realizzare una ragionevole fluidificazione del liquido di superficie degli epiteli interessati dalla malattia, vie aeree particolarmente. Teoricamente questo risultato può essere ottenuto anche agendo sull’unica copia di mutazione CFTR sensibile al trattamento in questione. E’ poi la ragione per cui la compagnia Vertex sta attuando uno studio con il correttore VX-809 su pazienti FC eterozigoti per DF-508, anche se temiamo che il VX-809 sia un correttore ancora debole per ottenere un tale effetto e bisognerà puntare su correttori alternativi o su combinazioni di particolari correttori. Per questa mutazione va comunque ricordato che, accanto al correttore (che recupera la proteina alla membrana apicale delle cellule), occorre aggiungere un potenziatore adeguato, perché la CFTR-DF508 rimane comunque una proteina difettosa: ad oggi non sappiamo se il kalydeco, attivissimo per la mutazione G551D ed altre mutazioni simili, dette di “gating”, anche in copia singola (eterozigote), sia il potenziatore più adatto per la proteina CFTR-FD508, una volta fatta maturare e trasportata nella giusta sede.

G. M.


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