Sei in Home . Informati . Domande e Risposte . Il sudore può essere percepito salato anche in chi non ha la fibrosi cistica

22 Marzo 2021

Il sudore può essere percepito salato anche in chi non ha la fibrosi cistica

Autore: Arianna
Argomenti: Diagnosi FC
Domanda

Salve, ho un bambino di 6 anni con crescita regolare. Nei primi due anni di vita non si è mai ammalato; da inizio nido invece ha sofferto di raffreddori frequenti, alcune volte con molto muco, ma durati pochi giorni. Non mi sono mai preoccupata. Da qualche tempo ha mal di pancia sporadici e fa spesso feci sfatte gialle. Ho letto che questa è una caratteristica di problemi al pancreas. Mi sono resa conto anche che ha sudore salato. È il caso che faccia degli accertamenti per la fibrosi cistica?

Risposta

È vero che l’eccesso di sale nel sudore dei bambini con fibrosi cistica può essere avvertito attraverso il bacio della pelle (il bacio salato). Tuttavia anche chi non ha la fibrosi cistica può offrire una pelle dal sapore salato se il sudore si concentra sulla pelle stessa per effetto dell’evaporazione della sua acqua, come può capitare in ambienti caldi o nella stagione estiva, in cui si suda parecchio. Tutto questo per dire che è solo attraverso il test del sudore che si può avere una misura oggettiva del sale nel sudore.
Quando si parla di feci sfatte e gialle è difficile capire se è presente la caratteristica delle feci FC, che è essere unte, a meno che non si vedano gocce di olio separate dalle feci o i panni chiaramente unti. Tra le cause di eventuale perdita di grassi con le feci (steatorrea), le più comuni sono la celiachia e l’insufficienza pancreatica. Quest’ultima provoca steatorrea quando è assente o quasi la secrezione pancreatica dell’enzima lipasi: in tal caso la lipasi è bassissima anche nel siero, ma non ci sembra questo il caso della domanda. L’insufficienza pancreatica non sempre provoca dolori addominali. Eventualmente è l’infiammazione pancreatica (pancreatite) che può provocare dolori addominali, questa si accompagna però a valori elevati degli enzimi pancreatici nel siero. Ma qui di nuovo ci sembra che siamo lontani da queste situazioni. Suggeriamo di parlare con il pediatra che segue il bambino e può fare una valutazione oggettiva dei problemi segnalati e solo in base a questa decidere se sono opportuni accertamenti.

G. Borgo


Se hai trovato utile questa risposta, sostieni la divulgazione scientifica

Dona ora