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23 Marzo 2018

Le esacerbazioni respiratorie e l’infiammazione polmonare persistente in fibrosi cistica

Autore: Maria
Domanda

Dopo aver preso un ciclo di antibiotico che dall’antibiogramma risulta adatto, l’infezione e la forte tosse ricompare dopo esattamente tre settimane dalla sua sospensione. Anche dopo il ricovero ospedaliero. Ho pensato anche che la causa potesse essere da ricercare nello scolo retronasale o nel reflusso gastro-esofageo, perchè in una precedente occasione risultavo pulita all’ascoltazione e alla radiografia, nonostante la persistente tosse e perdita di peso. Ma allora non mi spiego perchè la tosse passa con l’antibiotico e io mi sento apparentemente guarita. La situazione è diventata insostenibile. Adesso sto controllando i micobatteri non tubercolari (ma il responso è lungo). In passato mi è stata riscontrata anche l’aspergillosi broncopolmonare allergica, trattata con sporanox. Potrebbe essere questa la causa e non solo lo Stafilococco aureo che non riesco proprio a debellare?

Risposta

In certe fasi del suo decorso la fibrosi cistica può presentare esacerbazioni respiratorie a ripetizione. Non sempre è facile individuarne la ragione specifica. Queste esacerbazioni esprimono una riaccensione dell’infiammazione polmonare che in questa malattia costituisce, specie nelle sue fasi avanzate, il sottofondo costante: come se di trattasse di brace vive coperte di cenere che improvvisamente o lentamente producono una fiammata. Di solito sono virus o batteri che soffiano sulla brace, quando, per ragioni non sempre chiare, si moltiplicano più velocemente e diventano più aggressivi. Anche la muffa Aspergillus può essere scatenante: provoca in genere una reazione più complessa di natura immuno-allergica (appunto l’aspergillosi broncopolmonare allergica), che peraltro si protrae per lungo tempo e non è difficile diagnosticare con appositi esami. Lo Stafilococco aureo in genere è un batterio meno aggressivo e una volta che ha colonizzato il polmone tende a rimanervi in permanenza.

Sicuramente i medici del centro di riferimento cercano di analizzare le possibili cause scatenanti dell’esacerbazione, considerando anche lo stato infiammatorio di base e ricorrono, a seconda dei casi, al trattamento continuo con adeguato antibiotico per aerosol, talora al trattamento con farmaci antinfiammatori e comunque intervengono con cicli antibiotici anche per via venosa in caso di esacerbazione, anche se questa si ripete. È importante che il ciclo antibiotico venga interrotto solo quando la funzione respiratoria (FEV1) sia tornata al livello di partenza o quasi. Si vedano altri riferimenti su questo sit0 (1, 2, 3).

1. Esacerbazione respiratoria in fibrosi cistica (Domanda del 04.01.12)
2. In caso di esacerbazione polmonare è utile prolungare il trattamento antibiotico per via endovenosa? (in Progressi di ricerca 15.02.16)
3. Le frequenti esacerbazioni nell’infezione-infiammazione broncopolmonare cronica in FC (Domanda del 17.07.17)

G. M.


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