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29 Aprile 2012

L’incerta e discutibile definizione di fibrosi cistica “atipica”

Autore: Silvana
Argomenti: Diagnosi FC
Domanda

Sono una mamma con una bimba di tre anni affetta da Fc. Volevo chiedere delle delucidazioni sulla definizione di forma atipica, perché questo tipo di definizione mi è stata ipotizzata dal momento che mia figlia ha delle mutazioni definite rare (due delezioni) e ha solo una insufficienza pancreatica “sistemata” con la somministrazione di una capsula di creon per pasto principale, praticamente 4 capsule al giorno da 10.000. Non ha mai presentato sintomi respiratori. Vista la storia clinica, anche se ancora breve, e le mutazioni, possiamo dire di essere di fronte ad una forma atipica?

Risposta

La definizione più semplice e chiara è quella di Fibrosi Cistica “tipica” o classica: è la forma di malattia che determina bronco pneumopatia cronica, insufficienza pancreatica e test del sudore alterato e che sul piano dell’andamento, seppure con molta variabilità individuale, è caratterizzata da un’evoluzione progressivamente peggiorativa. L’alterazione del test del sudore è la spia della disfunzione della proteina CFTR, a sua volta determinata dal difetto genetico, ed è il cardine della diagnosi della FC tipica o classica. Il termine “fibrosi cistica atipica” o, potremmo dire, “non classica” è invece abbastanza generico, copre una gamma piuttosto ampia di situazioni, comunque prevalentemente caratterizzate da sintomi più lievi e andamento più favorevole nel tempo (potremmo anche dire “fibrosi cistica benigna”), abitualmente associata ad un pancreas funzionante.

Infatti, supponiamo che nel caso di questa bambina il termine “fibrosi cistica atipica” sia stato usato per sottolineare la particolare benignità dell’andamento della malattia, che non ha mai dato finora disturbi respiratori (sono state fatte indagini per valutare la funzionalità pancreatica?). Però la definizione non è correttissima se si pensa che questa situazione benigna nei primi anni di vita oggi è sempre più frequente, anche nelle forme “classiche”, soprattutto in bambini diagnosticati per screening alla nascita. Quello che sul piano clinico una volta era “atipico” (nel senso di poco comune) oggi per fortuna sta diventando sempre più comune e quindi “tipico”. Per quanto riguarda le mutazioni poi, ciò che accomuna le forme atipiche è che il genotipo è costituito di solito da almeno una mutazione “lieve” (mutazioni di classe IV e V). Le mutazioni CFTR lievi sono più rare delle mutazioni severe, ma questo non vuol dire che tutte le mutazioni rare siano lievi; perciò il fatto di avere mutazioni rare nel genotipo non costituisce né argomento a favore né argomento contro la diagnosi di forma “atipica”.

A complicare ulteriormente le cose negli ultimi anni sono comparse due nuove definizioni: “Sindrome Metabolica CFTR-Correlata” e “Malattie CFTR-correlate”. Anche queste a volte sono sostituite dal termine più generico di “Fibrosi Cistica Atipica”, perché hanno con questa delle caratteristiche in comune, anche se non sempre sono completamente sovrapponibili. In entrambi i casi usando il termine “atipica” si vuole sottolineare la diversità di queste forme da quella “classica”.

Il termine “Sindrome Metabolica CFTR-Correlata” è stato proposto per la prima volta nel 2009 da un gruppo di esperti americani per descrivere bambini 1) identificati attraverso lo screening neonatale per tripsina elevata; 2) che presentano test del sudore con valori borderline (Cloro fra 30 e 59 mmol/Litro) in almeno due occasioni a distanza di tempo; 3) che risultano avere due mutazioni CFTR nel genotipo: però di queste due mutazioni solo una è certamente una mutazione causante malattia, l’altra ha un significato incerto e per trovarla ci vuole un’indagine genetica molto estesa (1).

Invece le Malattie CFTR-correlate (CFTR-RD = CFTR Related Disorder) sono definite come entità cliniche associate alla disfunzione della proteina CFTR, in cui però non ci sono tutti i criteri necessari a fare diagnosi di fibrosi cistica (interessamento polmonare, pancreatico e test del sudore alterato) (2). Si conoscono oggi tre patologie che rientrano in questa definizione, proprio perché in ciascuna di esse ci sono alcune caratteristiche della FC classica, ma mai tutte insieme: sono l’Atresia Congenita dei Dotti Deferenti, la Pancreatite Cronica Ricorrente, la Broncopatia Bronchiectasica (3).

1) Ren CL, Desai H, Platt M, Dixon M.”Clinical outcomes in infants with cystic fibrosis transmembrane conductance regulator (CFTR) related metabolic syndrome.” Pediatr Pulmonol. 2011 Nov;46(11):1079-84

2) Bombieri C et all “Recommendations for the classification of diseases as CFTR-related disorders” Journal of Cystic Fibrosis 2011; 10(2):S86-S102

3) http://www.fibrosicisticaricerca.it/domanda-e-risposta/Pancreatite-acuta-ricorrente-e-fibrosi-cistica, 28/12/2011

G. Borgo


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