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4 Dicembre 2008

N-acetilcisteina e terapie antiossidanti in CF

Autore: Paola
Domanda

Buongiorno. Sono una donna quarantatreenne con FC. Ho sentito tanto parlare dell’acetilcisteina (Fluimucil) da assumere per via orale nei pazienti FC: l’utilità di questo farmaco è ancora in fase di studio come per il glutatione o è già sperimentata? Se si, quale sarebbe il giusto dosaggio giornaliero? In ultimo: il Fluimucil per aerosol spesso può provocare broncospasmo; anche quello per via orale potrebbe suscitare la stessa problematica?

 

Risposta

La n-acetilcisteina, la cui formulazione commerciale porta il nome di fluimucil, è stato a lungo impiegato in passato come mucolitico per via aerosolica, con risultati peraltro del tutto insoddisfacenti: da parecchi anni questa pratica è stata abbandonata. La sostanza sta ora per essere valorizzata nella somministrazione orale per le sue proprietà anti-ossidanti (neutralizzazione dei radicali di ossigeno tossici che si formano nei focolai di infiammazione polmonare). Il suo effetto si esplicherebbe in quanto il farmaco fornirebbe i mattoni che servono all’organismo per sintetizzare l’antiossidante per eccellenza, il glutatione, di cui è stata dimostrata carenza in FC. Un primo studio pilota con questo farmaco aveva dato, in un recente passato, risultati incoraggianti che hanno indotto a condurre uno studio più ampio di fase II. Di questo studio, che dovrebbe essere quasi alla sua conclusione, non conosciamo ancora i risultati. Pertanto non siamo ancora in grado di suggerire dosaggi e modalità di somministrazione, che verranno peraltro supportate da un successivo studio di fase III, conseguente alle conclusioni di quello di fase II. Circa l’effetto broncoirritante del fluimucil, questo è comune a quasi tutti i farmaci somministrati per aerosol, quale più e quale meno, quando somministrati a soggetti che hanno un certo grado di broncoirritabilità: è la ragione per cui quando si inizia una terapia aerosolica si testa in genere con esami spirometrici se il farmaco inalato produce un calo transitorio di funzione respiratoria. Il problema non dovrebbe porsi se il farmaco viene somministrato per bocca: è quanto dovrebbe dirci comunque lo studio clinico sopraccitato.

Aggiungiamo per completezza di informazione che, nell’ambito dei farmaci anti-ossidanti, si sta conducendo in Europa uno studio clinico di fase II con glutatione per aerosol per testarne sia la sicurezza che l’efficacia. Inoltre, si stanno pianificando studi di aerosol con un farmaco strettamente imparentato con il glutatione, il nacystelin somministrato per aerosol (1).

Sulla n-acetilcisteina suggeriamo di leggere anche su questo sito il commento in “Progressi di Ricerca” del 16.03.06 La n-acetilcisteina, farmaco precursore del glutatione, può contrastare l’infiammazione polmonare in fibrosi cistica e la “Domanda-Risposta” del 08.05.08 Cosa si sa di nuovo sulla n-acetilcisteina.

1. CF Foundation. Antioxidant therapies for cystic fibrosis. 2008. www.cff.org/treatments/Therapies/AlternativeTherapies/Antioxidants

 

G. M.


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