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4 Novembre 2013

Potenziatori e correttori della proteina CFTR mutata: stato della ricerca

Autore: Annarita
Argomenti: Nuove terapie
Domanda

La sperimentazione del Kalydeco e dei correttori della mutazione df508 è finita? Ci sono novità?

 

Risposta

Per Il Kalydeco (Ivacaftor il nome della molecola) si sono conclusi già da tempo gli studi clinici ufficiali sui malati FC con mutazione G551D di età eguale o maggiore di 6 anni. Questi studi hanno consentito l’approvazione per l’uso e la commercializzazione del farmaco, riservata a questa categoria di pazienti, da parte delle autorità competenti (FDA per gli Stati Uniti ed EMA per l’Europa). E’ ora in corso uno studio per pazienti con la stessa mutazione in età 2-6 anni. Nel recente congresso nordamericano di Salt Lake City sono stati portati contributi vari per valutare l’impatto della terapia in varie condizioni di malattia, sempre nei pazienti con la stessa mutazione, con risultati invariabilmente incoraggianti, anche se non tutti i pazienti rispondono alla terapia nella stessa misura. Vi è stata anche una recente pubblicazione di uno studio fatto su pochi casi, nei quali sarebbe stata dimostrata in pazienti G551D una possibile azione protettiva del kalydeco nei confronti del diabete legato a FC. Abbiamo conosciuto anche i risultati di un trial clinico con kalydeco su pazienti FC con mutazioni di “gating”diverse da G551D. Si tratta di mutazioni rare ma che hanno le stesse caratteristiche di G551D nel frenare la secrezione di cloro attraverso il canale CFTR: si veda anche in “Progressi di Ricerca” del 02.08.13 Kalydeco per mutazioni “gating” diverse da G551D. Uno studio è in corso su pazienti con mutazione R117H ed un altro è stato programmato per pazienti che hanno altre e diverse mutazioni rare che consentono un residuo di funzione CFTR. Ricordiamo che Kalydeco è un farmaco potenziatore di CFTR: agisce cioè sulla proteina CFTR mutata e mal funzionante che sia peraltro giunta nella sua sede di azione, che è la membrana apicale delle cellule epiteliali.

Diverso è il problema dei farmaci cosiddetti “correttori”. Questi sono farmaci da cui ci si attende un effetto sulla proteina CFTR difettosa a causa della mutazione DF508. Questa mutazione impedisce che CFTR arrivi matura sulla membrana apicale della cellula, rimanendo intrappolata e quindi distrutta all’interno della cellula. Parecchi farmaci sono stati proposti per questa azione: tra essi, due che si sono rivelati in vitro più attivi di altri (VX-809 o Lumacaftor e VX-661) hanno avuto anche due studi nel malato FC. Conosciamo i risultati di quegli studi, condotti con i due farmaci combinati con kalydeco, e se n’è discusso nel congresso nordamericano: un’azione di recupero della proteina mutata è mediamente dimostrabile ma è piuttosto modesta per attendersi da questa una significativa rilevanza clinica. Si veda in “Progressi di ricerca” del 01.07.13 una sintesi degli studi: VX-809 e VX-661 combinati con kalydeco: trial fase 2. Ora siamo di fronte ad una grossa sfida per trovare correttori di CFTR-DF508 molto più efficaci, da usare eventualmente in combinazione tra loro, oltre che in combinazione con un potenziatore: in questa sfida è fortemente ingaggiata anche la Fondazione Ricerca FC.

G.M.


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