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12 Febbraio 2007

Screening neonatale FC: in un test positivo i livelli di tripsina influenzano il rischio di FC?

Autore: Francesco
Argomenti: Screening neonatale
Domanda

Mia figlia è risultata positiva al primo screening neonatale, con valori di tripsina 63 su 57. Ora è stata sottoposta ad un secondo screening. Il fatto che i valori di tripsina si avvicinano alla normalità lascia ben sperare o è totalmente indifferente? Grazie

Risposta

Nel test di screening neonatale FC, basato sulla determinazione dei livelli di tripsina immunoreattiva (IRT) nel sangue del neonato, per selezionare i neonati con sospetto di malattia si adotta una soglia di IRT, al di sopra della quale c’è il sospetto ed il bambino viene sottoposto a test successivi di verifica. Come viene determinata e scelta la soglia? Si esamina la tripsina in un numero molto alto di neonati presi a caso e si determina il 99° percentile di tutti i valori di tripsina: cioè si definisce con calcoli statistici particolari qual è il valore massimo al di sotto del quale stanno 99 soggetti su 100, assunti come non affetti da FC. Quello è il valore di “soglia”: al di sopra di quel valore si collocano tutti o quasi i neonati FC, ma non tutti i neonati con valori sopra la soglia sono FC. Con questo criterio comunque un neonato su 100 si colloca sopra la soglia e quel neonato merita di essere incluso nei “sospetti”. In qualche centro si adotta una soglia un po’ più alta ma in questo caso il test perde di sensibilità, cioè rischia di ignorare malati con livelli di tripsina non molto elevati. Se si considera che l’incidenza della FC è di circa un caso su 2500 neonati, si può dedurre, sulla base della soglia al 99° percentile, che noi dovremo sottoporre a verifica 25 neonati IRT positivi ( appunto 1 su 100) per diagnosticare un malato. Per ridurre il numero di falsi allarmi alle famiglie, nel caso di test IRT positivo, nella maggior parte dei centri di screening si passa oggi subito a fare l’analisi di mutazioni del gene CFTR sullo stesso campione di sangue che è servito per il test IRT ed eventualmente, in seguito si passa al test del sudore. In alcuni centri, prima dell’analisi di mutazioni e del test del sudore si fa una seconda determinazione IRT a 20-30 giorni di vita e si procede ad analisi di mutazioni e a test del sudore solo nei casi che conservano valori alti di IRT (nei non CF la tripsina ad un mese in genere si normalizza). Maggiori dettagli su questo percorso si possono trovare su questo sito (usare il motore di ricerca con la parola chiave “Screening neonatale”) ed in particolare nella domanda-risposta del 25.07.06 (Screening neonatale FC: cosa dice il test della tripsina immunoreattiva). Certamente non vi sono modalità univoche nel condurre il test di screening e si discute se valga la pena ricorrere sistematicamente al secondo test IRT (1).

Per venire allo specifico della domanda, è ragionevole pensare che, seppure sopra la soglia, valori poco elevati di IRT siano meno predittivi di CF rispetto a valori molto elevati, perché così avviene di fatto. Ma è evidente che i calcoli di probabilità a questo punto non servono molto: serve invece passare quanto prima ai test di verifica, sapendo comunque che vi possono esser casi di CF, seppur con bassa probabilità, con tripsina di poco sopra la soglia.

1) Price JF. Newborn screening for cystic fibrosis: do we need a second IRT? Arch Dis Child. 2006;91:209-210

G.M.


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