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6 Dicembre 2013

Trimetilangelicina (TMA), molecola con triplice azione in vitro: antinfiammatoria, potenziatrice e correttrice della proteina DF508-CFTR

Autore: Marta
Argomenti: Nuove terapie
Domanda

Buonasera, navigando in internet mi sono “imbattuta” in una notizia dello scorso marzo tratta da un Tg di Verona. Nel video, il Dott. Giulio Cabrini parla dell’importante individuazione della molecola TMA, che potrebbe agire anche da correttore della proteina mutata (http://m.youtube.com/watch?v=QB-seKRgOlQ&desktop_uri=%252Fwatch%253Fv%253DQB-seKRgOlQ). Provando a fare ulteriori ricerche ho però trovato ben poco sull’argomento o comunque informazioni a me non del tutto chiare a causa della mia ignoranza in materia. E’ possibile avere qualche altra notizia, informazione o novità in merito a questa “nuova speranza” di cui si parla? Ci sono degli studi in corso a seguito di questa scoperta? Grazie per la Vostra cortesia e disponibilità!

Risposta

La più frequente mutazione del gene CFTR dà luogo ad una proteina mutata, denominata F508del CFTR che, incapace di raggiungere la membrana cellulare, non è in grado di trasportare cloruro. Si ritiene che la somministrazione combinata di farmaci “correttori” e “potenziatori”, che rispettivamente determinano il ripristino della proteina mutata sulla membrana cellulare e l’incremento della secrezione di cloruro, contribuisca a riportare il trasporto di cloruro ad un livello sufficiente per alleviare la sintomatologia correlata alla mutazione F508del.

Nel 2011, uno studio finanziato dalla Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica (FFC), svoltosi presso i laboratori delle Università di Verona, di Ferrara e di Bari, ha dimostrato come un derivato degli psoraleni (ricavati da piante), la trimetilangelicina (TMA), oltre ad avere una azione anti-infiammatoria agisce anche come potenziatore del trasporto di cloruro (1). Recentemente gli stessi ricercatori, in studi “in vitro” eseguiti su cellule bronchiolari provenienti da pazienti omozigoti per la mutazione F508del CFTR, hanno dimostrato che il TMA agisce anche da correttore, in quanto il trattamento prolungato con concentrazioni nanomolari di TMA è in grado di ripristinare l’espressione funzionale della F508del CFTR sulla membrana plasmatica. Questi risultati molto promettenti non chiariscono tuttavia del tutto il meccanismo di azione mediante il quale il TMA agisce nella correzione del difetto di trasporto della F508del CFTR sulla membrana plasmatica. Grazie ad un finanziamento della FFC, a settembre del 2013 è iniziato un nuovo studio che dovrebbe contribuire ad identificare il meccanismo di azione mediante il quale il TMA esplica la duplice azione di potenziatore e correttore dell’espressione funzionale della F508del CFTR sulla membrana di cellule bronchiolari. I risultati derivanti da questi studi contribuiranno a verificare se tale molecola potrebbe, in futuro, diventare un nuovo potenziale farmaco per il trattamento della Fibrosi Cistica.

(La trimetilangelicina è stata recentemente riconosciuta dall’agenzia per i farmaci della Comunità Europea [EMA] come “farmaco orfano”, ndr)

(1) Tamanini A. et al. Am J Physiol Lung Cell Mol Physiol. 2011, 300(3):L380-90.2011

Dr. Valeria Casavola, Dipartimento di Fisiologia Generale e Ambientale, Università di Bari. (La Dr. Casavola è da qualche anno impegnata con altri ricercatori italiani in studi sulla trimetilangelicina)


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