Se l’esame del sudore è stato già fatto ed è risultato Negativo, è possibile che rifacendolo più avanti risulti Positivo?
Per una risposta utile bisognerebbe conoscere le ragioni per cui è stato fatto il test del sudore (screening neonatale positivo, sintomi sospetti di fibrosi cistica, malati FC in famiglia, altro?), il metodo con cui il test è stato fatto, i valori almeno di cloro.
Comunque, ci limitiamo qui a ricordare le condizioni di base perché un test del sudore sia considerato affidabile:
– sia effettuato presso un laboratorio che ha assoluta consuetudine con il test; - siano eseguiti almeno due test con risultati sovrapponibili - le concentrazioni di sodio e di cloro siano molto vicine tra loro - la quantità di sudore in ciascun test non sia inferiore a 75 o 100 mg (in dipendenza dall’estensione dell’area cutanea di stimolazione e di raccolta ).
Si veda in proposito anche la domanda-risposta del 26.01.06: Test sudore
Se queste condizioni sono assicurate ed il risultato del test è sicuramente entro i limiti di normalità (concentrazioni di cloro inferiori a 30 mEq/L nei primi mesi di vita, inferiori a 40 mEq/L successivamente) è assolutamente improbabile che il risultato di un nuovo test diventi positivo. E’ possibile invece, soprattutto in qualche caso di forme “atipiche”, che un test che aveva dato in prima battuta risultati “borderline”, cioè inclusi nella fascia grigia (30-50 mEq/L cloro nei primi mesi di vita, 40-60 mEq/L cloro successivamente) possa “positivizzarsi” se ripetuto in epoca successiva. Di questo abbiamo trattato anche nella domanda-risposta del 05.02.09 (Test del sudore che cambia nel tempo).
