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23 Aprile 2008

VX-770: nuovo farmaco potenzialmente attivo sul difetto di base CF

Autore: Paola
Argomenti: Nuove terapie
Domanda

Ho letto, tramite la Vostra newsletter, che il farmaco sperimentale VX-770 sarebbe utile solo per chi ha le mutazioni di classe terza. Io sono eterozigote per delta f508 e 3849+10Kb C-T, che mi sembra essere della IV classe, o ricordo male? Il farmaco potrà essere utile solo a chi è portatore di mutazioni della terza classe o dalle terza classe in poi?

Risposta

Rimandiamo alle notizie contenute in “Progressi di Ricerca” per il farmaco VX-770: Il farmaco sperimentale VX-770 ha dato risultati preliminari positivi per la terapia del difetto di base CF(15.04.08). Si tratta di un farmaco cosiddetto “potenziatore” della proteina CFTR alterata. I farmaci potenziatori sono attivi sulla CFTR che comunque sia maturata, anche se difettosa, e pervenuta nella sua sede di azione, che è la membrana cellulare apicale. Il VX-770 agisce sulla CFTR modificata da mutazioni di classe III (quelle appunto che consentono la migrazione di CFTR alla membrana apicale) favorendo il ripristino, almeno parziale, della funzione di canale di questa proteina (il cloro torna ad essere secreto). La mutazione più studiata è la G551D, piuttosto rara in Italia, e lo studio clinico in corso è rivolto a malati con questa mutazione. Ma vi sono altre mutazioni di questa classe per le quali il VX-770 può essere attivo. La stessa mutazione DF508 (di classe II, con difetto di migrazione della proteina CFTR alla membrana apicale) può essere attivata dal farmaco, purchè si trovi il modo di farla maturare e migrare con farmaci chiamati “correttori”: vi sono progressi anche in tale direzione e l’idea è quella di poter combinare un domani un farmaco correttore con un farmaco potenziatore, del tipo VX-770.

Nel caso di genotipi “eterozigoti composti” (cioè fatti di due mutazioni diverse), tipo quello citato nella domanda, bisogna dire che basterebbe agire anche solo su una delle due mutazioni per ottenere un risultato utile: non è infatti necessario correggere o potenziare tutte le molecole di proteina CFTR per ottenere un ripristino della funzione, basta correggere il 10-15% dell’attività di canale.

La mutazione 3849+10KbC>T è una mutazione cosiddetta di “splicing”: essa consente la produzione sia di proteina CFTR alterata che di proteina normale, con livelli variabili da tessuto a tessuto, da cui la sua maggiore benignità. Sono allo studio anche farmaci capaci di influenzare le mutazioni “splicing” ma per questi siamo ancora ai primi passi.

G.M.


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