La previsione delle risposte individuali ai farmaci modulatori della proteina CFTR mutata è una sfida per la quale gli organoidi (piccoli organi in miniatura) rappresentano un nuovo strumento di ricerca. In presenza di una proteina CFTR funzionante, naturalmente o per effetto di un farmaco, l’organoide intestinale si rigonfia, mentre rimane piatto se CFTR non funziona. Questo gruppo di ricerca ha già messo a punto protocolli per lo sviluppo di organoidi intestinali derivati da staminali provenienti da mucosa rettale. Ora, organoidi di questo tipo, derivati da pazienti candidati a trattamento con Ivacaftor o Orkambi, verranno incubati con questi farmaci per valutare la capacità predittiva della risposta alla terapia prima che sia avviata negli stessi pazienti. L’approccio darebbe anche la possibilità di monitoraggio degli effetti biologici della stessa nel corso del trattamento. I risultati sugli organoidi nel corso del trattamento verranno messi in correlazione con l’andamento del test del sudore, della funzionalità respiratoria (FEV1) e altri dati clinici raccolti negli stessi pazienti. Ci si aspetta di osservare un’entità di rigonfiamento degli organoidi variabile da paziente a paziente e correlata con il risultato degli altri parametri di laboratorio e clinici. Lo scopo finale del progetto sarebbe quello di sviluppare un approccio farmacologico personalizzato in pazienti FC mediante la raccolta, l’espansione, la conservazione e l’analisi di organoidi intestinali umani.
CHI HA ADOTTATO IL PROGETTO

€ 36.000

€ 31.000